Erano più di 300 nella semifinale di ieri vinta contro l'Upea Capo D'Orlando dell'ex capitano Matteo Soragna. Saranno molti di più oggi, 400, forse addirittura 500 nella finalissima di Adecco Cup in programma alle 18.30 contro l'Aquila Basket Trento. La magia che per tanti anni ha legato squadra e tifosi di Biella è stata spesso l'arma in più che ha permesso a Pallacanestro Biella di affermarsi ai massimi livelli nella pallacanestro Italiana. Questa magia è andata pian piano scemando nelle ultime stagioni e sembrava essersi dissolta del tutto solo pochi mesi fa, con la contestazione aperta alla società, preludio di una retrocessione dolorosa quanto inevitabile.
Voltare pagina e lasciarsi alle spalle un passato glorioso ma pur sempre passato è stata la prima mossa azzeccata per rinsaldare un legame indissolubile. E così fin dalla palla a due dell'esordio di questa stagione in DNA Gold contro Veroli, al Forum si è tornati a respirare l'atmosfera magica che ha contribuito a scrivere pagine indimenticabili della pallacanestro biellese. Claudio Porta detto Caio, capo ultrà della curva Barlera, parla proprio di questa magia ritrovata: "Quest'anno si è creata un'empatia praticamente immediata tra squadra, società e noi tifosi. I ragazzi ci stanno facendo sognare e vincere questa coppa sarebbe bellissimo, ma al di là di come andrà oggi crediamo che la cosa più importante sia l'entusiasmo rinato e lo slancio che questa esperienza potrà darci per il finale di stagione". Non ci sarà tempo oggi per organizzare le indimenticabili coreografie viste nei derby contro Torino e Casale, ma una cosa è certa, come sottolinea il capo ultrà di Biella: "Metteremo in campo tutto il nostro cuore".
