“Casa Clementina” dove s'incontrano le tradizioni tessili

Nata da un incontro fortuito in India, in occasione di un convegno mondiale sui colori naturali, l’associazione Casa Clementina che dal 2011 opera a Pettinengo, la casa fabbrica dove ogni fine settimana si tengono corsi, incontri, conferenze che parlano di tradizioni tessili e tintorie sia nazionali che internazionali.
A fondarla sono stati gli oggi coniugi Stefano Panconesi, un fiorentino appassionato di tintura naturale e Sissi Castellano, architetto amante del Giappone che ha imparato a tessere da bambina e che da dieci anni tinge con colori naturali.
“Da oltre vent’anni mi occupo dell’industrializzazione della tintura naturale oltre che di tessile ecologico – spiega Pangonesi – e in collaborazione con la ditta Pai sono impegnato da più di venti anni nella ricerca e applicazione dei coloranti naturali nel settore tessile”. “Amo il lavoro artigianale in tutte le diverse sfaccettature e come architetto amo lavorare su antiche costruzioni – racconta la Castellano - preferisco mobili e porte fatte da falegnami a conduzione famigliare e divani soffici di tappezzieri piuttosto che i prodotti industriali: perché non cerco mai, nell’architettura come nella tessitura, il lato tecnico o l’esecuzione perfetta, ma l’armonia tra le parti”.
Casa Clementina è sorta dal desiderio comune di queste due persone per salvaguardare le antiche tecniche tessili conosciute nel mondo e sopratutto dalla voglia di condividere con gli interessati uno spazio dedicato al tessuto artigianale.

“Fortunatamente, malgrado geograficamente Pettinengo sia in località premontana e quindi viva di una tradizione di chiusura tipica di questi centri, possiamo contare sulle moltissime amicizie in tutto il mondo e quindi, l'atmosfera intorno a noi, già da questo primo anno passato, è stata densa di significato perché ricca di scambi ed esperienze che certamente vanno oltre il tessile - commentano infine i due coniugi - abbiamo appena iniziato il nostro secondo anno e speriamo di continuare ispirare quanti ci seguiranno”.

( 25 febbraio 2014)