Riceve un messaggio sul cellulare, che sembra provenire dalle Forze dell’Ordine, e si trova l’apparecchio bloccato. Protagonista della vicenda un 12enne di Gaglianico, che ieri pomeriggio, martedì 15 marzo, si è rivolto alla Polizia municipale del paese.
“Non riusciva più a compiere alcuna operazione – spiega il comandante Mauro Casotto – neppure telefonare ai genitori. Memore delle lezioni del progetto “Achille”, in cui tra gli altri argomenti trattiamo anche trattato l’uso di internet e dei social networks, si è rivolto a noi”.
Gli agenti hanno così scoperto che lo schermo dello smartphone conteneva un messaggio apparentemente proveniente da un servizio di polizia, dove si diceva che l’apparecchio era stato bloccato per ragioni di sicurezza. La schermata proseguiva minacciando sanzioni penali, che si sarebbero potute evitare pagando una multa di 100 euro entro 48 ore. Ovviamente, il messaggio indicava anche le modalità di pagamento.
“Abbiamo subito capito che si trattava di una truffa – continua il comandante Casotto – e rassicurato il ragazzino. Poi ci siamo informati sulle procedure tecniche per risolvere il problema. In sostanza abbiamo riavviato l’apparecchio in modalità provvisoria, che ci ha permesso di effettuare le operazioni di rimozione del “malware”. Vorrei cogliere l’occasione per ricordare di usare cautela durante la navigazione in internet e di non aprire link provenienti da messaggi sconosciuti o comunque di provenienza sospetta. Nel caso in cui si presentino inconvenienti come questo, è opportuno rivolgersi ad un tecnico di fiducia o ad un ufficio di polizia in grado di risolvere il problema, oltre che sporgere denuncia in un ufficio di polizia giudiziaria”.


























