Si è svolta questa mattina, oggi 4 Novembre, ai Giardini Zumaglini di Biella, la cerimonia per il 107° anniversario della fine della Grande Guerra, in occasione della Festa dell’Unità Nazionale e della Giornata delle Forze Armate. L’iniziativa è stata organizzata con il coordinamento della Prefettura di Biella, alla presenza delle principali autorità civili e militari del territorio.
La cerimonia si è aperta con gli onori al Prefetto di Biella, Elena Scalfaro, accompagnata dal comandante provinciale dei Carabinieri, Marco Giacometti. A seguire, il momento solenne dell’alzabandiera e la deposizione della corona d’alloro al Monumento ai Caduti, simbolo di riconoscenza verso chi sacrificò la propria vita per la Patria.
Il comandante Giacometti ha poi dato lettura del Bollettino della Vittoria del 4 Novembre 1918, firmato dal generale Armando Diaz, documento che annunciava la conclusione della Prima guerra mondiale e la vittoria dell’Italia.
Il Prefetto Scalfaro ha quindi letto il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, seguito da quello inviato dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
A portare il loro saluto sono stati poi il presidente della Provincia, Emanuele Ramella Pralungo, e il sindaco di Biella, Marzio Olivero.
Nel suo intervento, Ramella Pralungo ha voluto ricordare il coraggio dei soldati e l’importanza della memoria come fondamento di pace e cooperazione tra i popoli: “Quando si passa di fronte ai monumenti e si leggono i nomi, bisogna ricordare che erano volti, uomini, arti, e che hanno lasciato il bene supremo sul confine per permettere a me di essere qua, di parlare liberamente, in un Paese libero, in un paese che rispetta chi è dall'altra parte delle Alpi, che collabora con colui che è dall'altra parte delle Alpi. Tutto questo non è stato scontato, è frutto di sacrificio, di soldati che partirono e che andarono al fronte. Perché se da un canto dobbiamo essere orgogliosi e vivere orgogliosamente la nostra italianità, dobbiamo dirci quanto è bello sentirsi italiani ma all'interno di un contesto europeo che va difeso. L'auspicio è che il prossimo 4 Novembre possiamo trovarci qua a comprendere e a ringraziare il fatto che in buona parte del mondo, illusoriamente in tutto, si siano placate le armi, quelle armi che hanno falcidiato quegli uomini ai quali noi oggi riconosciamo e ricordiamo onore”.
Il sindaco Olivero ha invece voluto sottolineare il valore e il ruolo delle Forze Armate nella difesa della patria e dei suoi confini, esprimendo gratitudine a chi ogni giorno serve il Paese: “Oggi noi celebriamo l'anniversario della fine della "Grande Guerra", l'Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate, ricordando il sacrificio di quanti hanno perso la vita in difesa del nostro Paese, dei nostri confini si ogni fronte, nell'adempimento del proprio dovere. Ma li onoriamo anche assicurando la gratitudine che si deve ha chi ha scelto con responsabilità di difendere e servire la patria e il nostro tricolore che rappresenta i nostri confini politici e geografici, ma soprattutto l'identità culturale, storica e valoriale, presupposti imprescindibile per il futuro di un Paese, e preziosi presidi alla libertà e alla pace. A voi il nostro grazie. Viva il 4 novembre, viva le Forze Armate, viva l'Italia”.





















































