/ EVENTI

EVENTI | 13 settembre 2025, 13:33

Biella, in centinaia al “corteo rumoroso” per la Palestina FOTO e VIDEO

Striscioni, flash mob e richieste politiche: oggi la mobilitazione regionale.

Biella, in centinaia al “corteo rumoroso” per la Palestina - Servizio di Riccardo Tosi e G. Ch. per newsbiella.it

Biella, in centinaia al “corteo rumoroso” per la Palestina - Servizio di Riccardo Tosi e G. Ch. per newsbiella.it

Questa mattina, sabato 13 settembre, il centro cittadino ha ospitato un corteo partecipato e rumoroso in solidarietà con il popolo palestinese. La manifestazione, promossa dal Coordinamento Biellese per la Palestina Libera si è svolta in contemporanea con altre iniziative in Piemonte e ha visto sfilare centinaia di persone dietro striscioni, cartelloni e fotografie. Il percorso, scortato dalle forze dell’ordine, è partito dall’area retrostante il Battistero, ha attraversato via Italia e si è concluso nuovamente nei pressi del Duomo. Durante le soste, le associazioni hanno inscenato un flash mob accompagnato dal suono della sirena antiaerea, campane, strumenti e tamburi improvvisati. Volti e voci di età e culture diverse hanno composto la colonna sonora di una mattinata di solidarietà e di denuncia. 

Prima della partenza, un portavoce del Coordinamento ha sintetizzato le richieste rivolte alla politica italiana e internazionale: “A quasi due anni dall’inizio dell’aggressione, chiediamo alla comunità internazionale di prendere posizione a favore del diritto internazionale, di difendere i diritti umani e la dignità del popolo palestinese e di agire subito per salvare vite umane. Il silenzio equivale alla complicità, la storia non dimenticherà. Palestina libera, stop al genocidio!"

“Dobbiamo denunciare la complicità politica e quella economica dei nostri Paesi: molte aziende fanno enormi affari con l’occupazione" tra i nomi citati, diverse Big Tech, accusate di fornire tecnologie utilizzate dalle forze armate israeliane e di sostenere finanziariamente lo sviluppo degli armamenti. 

Di seguito le principali richieste:

- Apertura immediata dei valichi e ingresso senza ostacoli di cibo, medicinali, personale medico, giornalisti e convogli umanitari;

- Documentazione dei crimini di guerra e avvio di processi internazionali;

- Interruzione delle relazioni politiche ed economiche con il governo israeliano e sanzioni internazionali;

- Sostegno al sistema sanitario e alla protezione civile in loco, con la creazione di rifugi sicuri per le famiglie;

- Tutela delle missioni umanitarie internazionali, citata la “flottiglia globale”.

G. Ch.

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore