Dalle prime ore di questa mattina, giovedì 17 luglio, i Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS), con il supporto dei Comandi Provinciali competenti, stanno eseguendo su tutto il territorio nazionale una misura cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Brescia, Dott. Alessandro D’Altilia, nei confronti di un giovane bresciano di 21 anni, gravemente indiziato del reato previsto dall’articolo 604 bis, comma 2, del Codice Penale.
Inoltre, sono in corso 26 perquisizioni personali e domiciliari (anche nei confronti di un soggetto residente nel biellese), disposte dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Brescia, Dott.ssa Caty Bressanelli, nei confronti di altrettanti soggetti. Tutti sono sospettati di far parte di gruppi virtuali di estrema destra, con posizioni radicali di tipo neonazista, accelerazionista, suprematista, xenofobo e antisemita.
L’indagine, condotta dalla sezione Anticrimine di Brescia del ROS, è iniziata nel dicembre 2023, a partire dal monitoraggio tecnico dei profili Telegram e TikTok del 21enne. Questo ha permesso di raccogliere elementi a suo carico in relazione a:
Propaganda di idee basate sull’odio e la superiorità razziale o etnica, anche con minimizzazione o negazione della Shoah;
Partecipazione a gruppi Telegram finalizzati alla discriminazione o violenza per motivi razziali, nazionali o religiosi;
Apologia del fascismo (art. 4, comma 3, legge 645/1952).
Il giovane risulta attivo all'interno di diversi aggregati denominati:
- “WHITE LIVES MATTER ITALIA”: contenuti che esaltano la superiorità della razza bianca, con toni discriminatori verso altre etnie;
- “VANNAWAFFEN TM”: propaganda nazista e suprematista, contenuti violenti e discriminatori verso persone di colore, immigrati, musulmani e membri della comunità LGBTQ+;
- “SANGUE E SUOLO”: pubblicazioni di chiaro stampo neo-nazista, antisemita, negazionista della Shoah e di apologia del fascismo;
- “SPIRITO FASCISTA”: contenuti che esaltano fascismo, nazismo, antisemitismo e razzismo, con post di derisione politica, etnica e sociale;
- “HOOLIGANS/NS/WP/WLM”: contenuti nazisti e suprematisti, istigazioni all’odio razziale e all’omofobia, inviti a compiere atti violenti e incendiari contro immigrati (anche all’estero), con promesse di ricompense in denaro;
- “RIVELAZIONI NON AUTORIZZATE”: immagini e video di propaganda fascista, nazista, antisemita e negazionista della Shoah;
- “IDENTITÀ EUROPEA”: contenuti antisemiti, omofobi e razzisti;
- “CASA DEL FASCIO”: post che esaltano fascismo, nazismo e negano la Shoah.
L’attività investigativa si è quindi allargata a questi canali, permettendo di identificare altri 29 utenti, molti dei quali tra i 18 e i 25 anni (cinque dei quali erano minorenni all’epoca dei fatti). Tutti sono residenti in varie regioni italiane e sono ora indagati per lo stesso reato.























