Il Biellese piace sempre di più. È quanto emerge dall’incontro di presentazione sui dati del Bilancio consultivo del turismo biellese nel 2024, organizzato da Fondazione BIellezza e da Terre dell'Alto Piemonte. Stando ai dati raccolti dall’Osservatorio Turistico e presentati da Cristina Bergonzo, il Biellese contribuisce per circa il 2% al flusso turistico della regione, registrando oltre 141.000 arrivi e più di 300.000 pernottamenti. Il 2024 si è distinto come un anno di crescita, con un incremento del 5,8% negli arrivi e del 5,1% nei pernottamenti rispetto al 2023.
Aumenta anche la presenza di visitatori internazionali, che rappresentano una componente fondamentale per il turismo dell’intera regione. Nel Biellese, la quota di pernottamenti attribuibile ai turisti stranieri ha raggiunto il 33,8%, un dato confrontabile con il 33,3% registrato dall’ATL Terre dell’Alto Piemonte, il 53% a livello regionale, il 79,8% nell’ATL Distretto Turistico dei Laghi e il 60,9% nell’area Langhe Monferrato Roero.
I turisti provenienti dall’estero sono pari a 43.434 arrivi e 103.866 presenze, rispettivamente in crescita del 9% e del 10% sul 2023 e la composizione dei mercati esteri di provenienza vede Francia, Germania, Svizzera e Benelux tra i mercati principali.
Si mantengono alte le presenze turistiche nazionali, che sono il 66% in primis da Piemonte, e territori limitrofi come Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.
Uno dei segnali del cambiamento in corso nel Biellese è l’evoluzione dell’offerta turistica: anche se rappresenta solo il 2,4% del totale regionale per numero di strutture, nel 2024 il territorio ha visto un aumento del 32,3% rispetto all’anno precedente. La crescita più forte riguarda le locazioni turistiche, mentre il settore alberghiero è in calo: -3,4% nel numero di hotel, -2% di camere e -5,3% di posti letto.
Oggi i posti letto si concentrano soprattutto nei campeggi (23,7%) e dopo le locazioni turistiche che salgono al secondo posto con il 20,2% (744 alloggi su Airbnb, +6,6% rispetto al 2023). Seguono: alberghi: 15,2%, case per ferie: 12,2% e infine Bed & Breakfast: 7,4%
Il panorama dell’ospitalità nel Biellese appare quindi molto variegato, con tante strutture piccole, pochi hotel e una capacità ricettiva ancora limitata per uno sviluppo turistico completo. Nonostante questo, l’interesse per il turismo è in crescita: sempre più imprenditori e privati investono in forme di ospitalità alternative, segno che il territorio sta cambiando.
"Il Biellese cambia volto e si afferma sempre più come meta turistica" – è il commento di Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte, che sottolinea come il territorio abbia saputo reinventarsi negli ultimi anni, affrontando con determinazione le sfide del turismo contemporaneo.
"La Regione – spiega Chiorino – ha lavorato per valorizzare le risorse più autentiche del territorio, dai paesaggi naturali alle tradizioni locali. Il Biellese si sta affermando come una destinazione capace di andare ben oltre la sua storica vocazione manifatturiera."
"Il Biellese sale nella classifica dei territori più apprezzati in Piemonte e il turismo si conferma motore di trasformazione e crescita, conquistando uno spazio sempre più rilevante anche a livello socioeconomico” dichiara Marina Chiarelli, assessore al Turismo della Regione Piemonte. “I dati di crescita sono un segnale importante per un’area che si è approcciata al turismo più tardi, ma che oggi valorizza con efficacia cultura, natura, enogastronomia e manifattura. Bisogna puntare sul turismo di impresa e sul Made in Italy, anche il settore manifatturiero può essere un’attrattiva vincente per il turista straniero.”
Eugenio Rosano, Vicepresidente ATL Alto Piemonte: “Biella e il Biellese stanno sempre più diventando destinazione turistica, anche agli investimenti che il territorio sta affiancando a quelli della Regione e alla felice ed efficace scelta di convogliare le iniziative sotto l’unico messaggio, “NATURALMENTE BIELLA”, che grazie alla sinergia con Fondazione BIellezza sta diventando il brand identificativo del territorio.”
Paolo Zegna, presidente della Fondazione BIellezza, commenta: “Credo che una delle chiavi di crescita sia l’attrazione del pubblico straniero, che tende a spendere di più e a visitare anche al di fuori dei fine settimana. L’obiettivo deve essere quello di aumentare la permanenza media dei visitatori, superando la soglia delle tre notti anche grazie a maggiori investimenti nel settore.”
Nei prossimi mesi, il Biellese ospiterà eventi di grande richiamo, come l’Adunata degli Alpini, le celebrazioni per Pier Giorgio Frassati in collaborazione con Torino, e nuovi passaggi del Giro d’Italia e della Vuelta, occasioni cruciali per mettere in luce la ricchezza del territorio.
Zegna, evidenzia anche il valore naturale e culturale della regione: “Dalle fioriture primaverili al foliage autunnale, dalla transumanza ai cammini religiosi, senza dimenticare i sentieri sempre più curati e segnalati, il Biellese offre tantissimo. A tutto questo si aggiungono eccellenze enogastronomiche, strutture dedicate al cicloturismo in tutte le sue varianti e, naturalmente, il lago di Viverone: è necessario puntare su un turismo di qualità.”