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SPORT | 26 luglio 2024, 11:30

Federazione Italiana Sordi Sport Invernali, l'intervista: “Vogliamo andare ai Campionati Mondiali” VIDEO

“Cinzia Bernecoli dichiara: “Stiamo cercando persone per coronare il sogno dei ragazzi, un grande risultato sociale”.

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Federazione Italiana Sordi Sport Invernali, l'intervista: “Vogliamo andare ai Campionati Mondiali” VIDEO

Cinzia Bernecoli, Direttore tecnico sport invernali della Federazione Italiana Sordi e Dino Palmi, storico Skiman ed ideatore dell’omonima scuola, sono in ansia. Dopo gli splendidi risultati ottenuti tra fine febbraio e inizio marzo momento in cui i loro atleti hanno partecipato alle Olimpiadi in Turchia vincendo 6 medaglie pensano ora ai prossimi appuntamenti.

“Abbiamo raggiunto ottimi risultati - racconta Dino Palmi che si occupa di preparare gli sci - nonostante 36 nazioni agguerrite, l’Italia era ben preparata grazie agli allenatori di sci Claudio Ravetto e Alberto Laurora e per lo snowboard Giuseppe 'Beppe' Cargnino”. “Non è semplice portare avanti questa attività - dichiara Cinzia Bernecoli -la passione è il motore principale ed il team è molto affiatato e coeso, il rapporto tra gli atleti e i loro istruttori è ottimo ma la fatica ed il duro lavoro non sono da sottovalutare. Ciò che contribuisce alla continuazione di questa iniziativa è il fatto che il risultato sociale sia un riscatto”.

Tutto nasce da un progetto nella realtà biellese, SciaLis, dove i ragazzi sordi si approcciano agli sport invernali insieme ai ragazzi udenti. Per comunicare vengono utilizzati la lingua dei segni e l’oralismo per consentire a tutti gli atleti di sentirsi inclusi allo stesso livello. La Federazione ha degli obiettivi, il prossimo è il Campionato Mondiale di sci alpino in Slovacchia che avrà luogo dal 6 al 14 gennaio dove un loro atleta parteciperà. Sono dunque alla ricerca di sponsor che possano aiutare le spese relative alla realizzazione di questa esperienza.

“Servono materiali e attrezzature competitive: Gli impegni internazionali devono infatti sottostare alle regole della Federazione Internazionale, bisogna utilizzare, ad esempio, prodotti esenti da fluoro, cosa che implica l’avere due reparti separati per riporre l’attrezzatura per le norme ambientali”.

Aurora Rizzi

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