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ATTUALITÀ | 17 maggio 2024, 06:50

Tracciolino, un'idea di rilancio turistico per il Biellese: primi passi per la valorizzazione della Grande Balconata Alpina

A delineare i punti principali dell'iniziativa (definita dai più una vera e propria visione) la realtà di Fondazione Biellezza che, fin dalla sua nascita, è impegnata nella valorizzazione turistica del Biellese e nello sviluppo delle potenzialità del territorio.

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Tracciolino, un'idea di rilancio turistico per il Biellese: primi passi per la valorizzazione della Grande Balconata Alpina

Era presente anche il presidente della Regione Piemonte tra i relatori che, nel pomeriggio di ieri, 16 maggio, si sono dati appuntamento all'auditorium di Città Studi per presentare il progetto di valorizzazione (in chiave turistica) del Tracciolino, la Grande Balconata Alpina.

Una risorsa incredibile che si estende da Valdilana fino alla Valle Elvo. A delineare i punti principali dell'iniziativa (definita dai più una vera e propria visione) la realtà di Fondazione Biellezza (assieme alla partecipazione della Provincia di Biella) che, fin dalla sua nascita, è impegnata nella valorizzazione turistica del Biellese e nello sviluppo delle potenzialità del territorio.

E proprio dal turismo (e dalla annessa promozione) è partito il convegno che ha visto tra il pubblico rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni, pronti a discutere e a condividere idee su come rendere il Tracciolino una realtà tangibile, in un'ottica di condivisione con tutti gli attori locali. I dati sul turismo, infatti, sono confortanti e vedono le presenze dei turisti in costante aumento: solo nel Biellese, nel 2023, sono stati circa 300mila. Inoltre, dopo il Covid, la ripresa di questo comparto è stato evidente, tanto che oggi, in Piemonte, rappresenta il 10 per cento del prodotto interno lordo (nel 2019 era ferma all'8). A ciò, si aggiunge la media della provenienza dei visitatori in Piemonte: nel 2023 è stata pari al 52% per l'estero e il restante giunto dal suolo nazionale. Senza contare che la permanenza in Piemonte si aggira intorno ai due giorni e mezzo: un buon dato se paragonato ai circa 4 di Roma.

Tutti numeri che sottolineano come la strada sia tracciata, con il Biellese pronto a guardare ad un tipo di turismo diverso e con caratteristiche precise: lento, autentico, sostenibile, elegante, profondo, attento e innovativo. Da veri “intenditori”, come riportato dal presidente Paolo Zegna nel suo intervento: “La Fondazione Biellezza ha individuato nel Tracciolino il luogo identificativo del Biellese – sottolinea - Un unicum paesaggistico e turistico della nostra provincia, un percorso che unisce le montagne biellesi con la pianura, incastonato nella natura. Una realtà unica dell'arco alpino, un asset strategico e portante, capace di offrire panorami sensazionali e unire località di spicco come il Santuario di Oropa, la Trappa di Sordevolo, il Santuario di Graglia e molto altro. Un sogno non divenuto ancora progetto che diventi lo spunto per un ragionamento che guardi lontano. Il Tracciolino vuole essere un progetto per il Biellese ma è fondamentale la partecipazione collettiva”.

A seguire, i due consulenti Andrea Rolando (professore ordinario del Politecnico di Milano) e Marco Berchi (giornalista) hanno delineato alcuni aspetti dello studio di fattibilità, definito da entrambi “un progetto non ancora definito ma un'idea, un lavoro di confronto per vedere con occhi nuovi il nostro territorio. Un'operazione locale ma al tempo stesso globale che punti al mercato turistico internazionale con un prodotto attrattivo e distinto. Il Tracciolino è proprio un grande spazio posizionato tra Torino e Milano, un balcone affacciato sulla pianura ma anche punto di accesso alla montagna. Un'area che si presta a interventi di infrastrutturazione che lo dotino di servizi turistici moderni, di alta qualità ingegneristica e artistica, a basso impatto paesaggistico, in piena coerenza con i trend e le sensibilità attuali, in costante rapporto con chi vive in quelle zone. Un ambiente di pregio che permette di vivere esperienze autentiche, a contatto con la cultura locale e l'ambiente. Un'opportunità per un nuovo tipo di turismo, che sia da riferimento per tutto il Biellese”.

Lo studio individua e propone tre nodi di accesso infrastrutturale, cinque porte di ingresso e tre centri multiservizi affinché il visitatore possa vivere un'esperienza di visita unica, utilizzando diverse modalità: piedi, bici, auto o attraverso sistemi condivisi di mobilità elettrica. Nelle idee dello studio sarebbero anche già state identificate cinque oasi di sosta e scoperta per vivere appieno il Tracciolino.

Grande l'entusiasmo registrato dagli altri relatori, come il presidente del FAI Marco Magnifico e il governatore uscente della Regione Piemonte che, nel suo intervento, ha annunciato il sostegno al progetto, definito con un senso e una prospettiva precisa, con l'invito ad andare avanti e lavorare in maniera coesa come territorio.

g. c.

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