Mancano, a spanne, nove mesi alle elezioni amministrative. Che cosa sappiamo? Ci sarà Dino Gentile, a trainare il carro del centrodestra. Con o senza il Carroccio della Lega Nord. E ci sarà Antonella Buscaglia, portavoce (si dice così) del Movimento 5 Stelle dopo le “comunarie” fatte sul web con la solita manciatina di militanti, 65 su 200 aventi diritto. A centrosinistra aspettano le primarie e sussurrano nomi per poi smentirli. E, nel frattempo è partita attraverso Facebook, con una raccolta fondi all'americana già a tre zeri, la campagna di David Coen Sacerdotti, preside del Liceo Scientifico, un'esperienza da consigliere comunale nella Margherita cominciata nel 2006 (subentrò al dimissionario Luca Sciarretta). In che termini? Con quale schieramento? Il segretario del Pd Doriano Raise (che – a quanto dicono Facebook e Newsbiella – lo ha incontrato qualche giorno fa) ha premesso: "Se vuole candidarsi per noi deve fare le primarie". Lui, sempre attraverso i social network (ha superato i 150 “mi piace”, nel 2006 si fermò a 56 preferenze) preferisce parlare di programmi e di idee da raccogliere, piuttosto che di schieramenti. Insomma, potrebbe correre per il centrosinistra (previe primarie), non correre affatto (e in questo caso i soldi raccolti andranno a una Onlus) o mettersi in proprio con una lista civica.
Ecco, se mai accettasse consigli non richiesti, la storia delle comunali a Biella, da quando esiste la formula dell'elezione diretta del sindaco, dice che le liste civiche non funzionano, a meno che non siano legate a un candidato forte. Ovvero a uno dei due schieramenti che, finora, hanno portato a casa la poltrona più alta di Palazzo Oropa. Hanno eletto consiglieri comunali, da vincitori, la Lista Gentile nel 2009 in appoggio al sindaco di centrodestra in carica e, da sconfitti, I Love Biella sempre nel 2009, area di centrosinistra, e la Lista Mello nel 2005. Che aveva per capolista proprio Dino Gentile, all'epoca appena passato dal centrosinistra, per cui era stato consigliere comunale e provinciale nel quinquennio precedente, a quello opposto, accolto a braccia aperte dall'allora candidato sindaco del Pdl (e attuale vicensindaco) Gabriele Mello Rella, in uno dei più clamorosi (e misteriosi) cambi di schieramento della politica nostrana.
Fuori dai due schieramenti maggioritari, l'unica eccezione di successo risale al 1995, quando Raffaele Cimmino fece esordire la sua Lista Giuseppe Pella, allora fuori da alleanze, con quel simbolo che ha un Mucrone che sembra anche il Vesuvio. Raccolse oltre mille voti e entrò in consiglio comunale, senza “amici”, senza apparentamenti al secondo turno (che possono regalare il premio di maggioranza) e senza uno schieramento trainante a cui appoggiarsi. Successo relativo, perché non andò nemmeno vicino al ballottaggio, ma conseguì l'obiettivo minimo della presenza a Palazzo Oropa. Nel tempo, ci hanno provato e sono rimasti fuori dal consiglio Paolo Tarello (ex Pli, ex Lega Nord, anno 1999), Eliseo Ferrari (ex Msi, con la lista che portava il nome del non ancora deputato leghista Gianluca Buonanno, anno 2004), i centristi Ketty Zampaglione (già del Pd) e Alberto Perini (già del Pdl) nel 2009, con poco più di mille voti in due, e l'imprenditore Francesco Montoro, accreditato come “terzo incomodo” alla vigilia delle ultime comunali ma fermatosi a 278 preferenze.
E i presidi hanno successo? Annotato che, nel toto-nomi per il centrosinistra ne aveva fatto capolino un altro, quel Franco Rigola che ha lasciato da poche settimane la cattedra più alta dell'Iti (nello stesso anno in cui un Papa si è dimesso, per chi ama le coincidenze impossibili), nessuno ha avuto successo come Dino Gentile, a palazzo Oropa da tre legislature. La prima fu dal 1999 al 2004, come consigliere comunale della maggioranza di centrosinistra, eletto anche in consiglio provinciale (dove però era in minoranza) con la seconda miglior percentuale della lista dell'Orso e quasi 700 voti abbinati al suo nome. La seconda fu dal 2004 al 2009, ancora in minoranza ma di centrodestra, numero uno della lista Mello, con 107 preferenze su 1.008 voti di lista. E la terza è quella in corso, da sindaco. Prima di lui aveva solo sfiorato la carica di vicesindaco Gianmaria Zavattaro, all'epoca preside del liceo classico dopo una lunga militanza al Vaglio Rubens. Era il 1995 e, nella squadra del sindaco riconfermato Gianluca Susta, l'esponente dei cristiano-sociali eletto nella lista della Sinistra Democratica aveva un posto pronto. Ma Susta si era dimenticato di una norma dello statuto, che prevedeva una quota di almeno un terzo di assessorati da assegnare all'altro sesso. Si rimescolarono le carte e, dopo il passo indietro di Zavattaro, entrò in giunta l'esordiente Emanuela Verzella. Che, incrocio dei casi, adesso è diventata preside, all'istituto Biella 3. Ebbe (e ancora ha) un posto da assessore Pier Ercole Colombo, eletto nel centrodestra e in giunta ai tempi di Orazio Scanzio presidente della Provincia. L'allora preside del liceo scientifico, ora in pensione, attualmente è assessore a Cossato.























