L’immagine di oggi è conservata nel fondo fotografico di Federico Maggia, nipote di Gaspare, tra i maggiori architetti neoclassici di Biella, e figlio di Salvatore, ingegnere specializzato nella costruzione di linee ferroviarie.
Dopo gli studi a Torino, Maggia rientrò stabilmente a Biella nel 1927, iniziando la sua attività con i rilievi della casa di famiglia e degli stabili del Lanificio Maurizio Sella sul torrente Cervo. Da quel momento il suo lavoro divenne incessante, portandolo a progettare numerosi edifici pubblici, privati e industriali non solo nel Biellese, ma anche in altre regioni italiane e all’estero, dal Brasile al Kenya, da Israele al Messico.
Nel 1954 costruisce la palazzina Maggia in via Cavour, soggetto della foto, che diventa sede dei suoi uffici. Qui, come quasi sempre nella sua attività, progetta palazzi privi di cornicioni, con la facciata a filo del tetto. Il materiale per questa facciata è il travertino, un tipo di roccia sedimentaria calcarea molto resistente agli agenti atmosferici: già in epoca romana veniva utilizzato nell'edilizia come materiale da costruzione e ornamentale.
Parallelamente all’attività professionale, Maggia coltivò una profonda passione per la fotografia, esercitata in due periodi distinti: dal 1912 al 1932 con macchine a lastre costruite da lui stesso, e poi dal 1961 al 1985, con un approccio maturo e tecnicamente raffinato.
























