Lo Snami (Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani), sindacato rappresentativo dei medici di medicina generale, trascorsi i tempi previsti per le eventuali procedure di raffreddamento e conciliazione da parte del Ministero del Lavoro, proclama la sottoindicata giornata di sciopero nazionale della Categoria articolata per settore.
Le modalità dello sciopero, nel rispetto della normativa vigente, saranno così articolate:
1. medici di medicina generale del settore del ruolo unico di assistenza primaria a ciclo di scelta: chiusura di tutti gli studi in data 05 novembre 2025 dalle ore 8,00 alle ore 20,00.
I suindicati medici garantiranno, quali prestazioni indispensabili, come previsto dall'allegato 4 articolo 2 comma 2a dell’ACN vigente:
a. visite domiciliari avuto riguardo alle condizioni cliniche e alla possibilità o meno di spostamento del paziente
b. visite in assistenza programmata a malati terminali
c. prestazioni di assistenza domiciliare integrata (ADI)
d. nonché le ulteriori prestazioni definite indispensabili nell'ambito degli Accordi regionali
2. medici di medicina generale del settore del ruolo unico di assistenza primaria ad attività oraria: astensione dal lavoro dalle ore 20.00 alle ore 24.00 del giorno 05 novembre 2025. Saranno garantite le prestazioni indispensabili secondo quanto previsto dall’art. 43 comma 7 dell’ACN vigente e nonché le ulteriori prestazioni definite indispensabili nell'ambito degli Accordi regionali
3. medici di emergenza sanitaria territoriale: astensione dal lavoro dalle ore 00.01 alle ore 23.59 del giorno 05 novembre 2025. Saranno garantite le prestazioni previste dall’art. 665 dell’ACN vigente per gli aspetti inerenti il soccorso urgente
4. medici di medicina dei servizi territoriali: astensione dal lavoro dalle ore 8.00 alle ore 20.00 del giorno 05 novembre 2025. Saranno garantite tutte le prestazioni rese nell'ambito dei servizi per tossicodipendenza, di igiene pubblica, d'igiene mentale e di medicina fiscale.
5. medici di medicina generale di assistenza negli istituti penitenziari: astensione dal lavoro dalle ore 00.01 alle ore 23.59 del 05 novembre2025.
Saranno garantite le seguenti prestazioni indispensabili:
1. assistenza sanitaria urgente, comprensiva in ogni caso delle terapie non procrastinabili
2. presenza nei processi con rito direttissimo o con imputati detenuti per quelle cause e uscite per gravi motivi di sicurezza
L’azione di protesta è rivolta per le seguenti motivazioni:
• Il ruolo unico equivale alla fine della medicina territoriale
Il medico di famiglia sta diventando un semplice ingranaggio amministrativo, dipendente del sistema ma con tutti gli svantaggi della convenzione, così si cancella l’autonomia professionale e si spezza il rapporto di fiducia che lega il medico al paziente da generazioni.
La Medicina Generale non può essere ridotta a una funzione aziendale: è una missione di prossimità, libertà e responsabilità personale verso la comunità.
• Tutela della maternità e della genitorialità, ossia una professione umana
La professione non offre tutele adeguate alla maternità, la paternità ed alle esigenze familiari.
Chiediamo regole più giuste, congedi reali, sostituzioni garantite e strumenti di flessibilità che permettano ai medici — donne e uomini — di diventare genitori senza rinunciare alla propria vocazione. E' necessario tutelare la genitorialità, la parità di genere e le disabilità, perché una professione sostenibile è una professione che può durare nel tempo.
• Mancanza di programmazione e di specializzazione universitaria
Da anni manca una visione formativa e organizzativa per la Medicina Generale.
I corsi regionali restano fermi, senza riconoscimento universitario, senza sbocchi e senza attrattività.
Il risultato? Ambulatori svuotati, medici stanchi, territori scoperti.
È indispensabile una programmazione seria, che investa sulle nuove generazioni e riconosca la Medicina Generale come specializzazione clinica di base del Servizio Sanitario Nazionale.
• Deburocratizzazione e digitalizzazione sostenibile
La tecnologia deve essere uno strumento al servizio della cura, non una barriera tra medico e paziente.
Oggi siamo ostaggio di disservizi informatici, codici, referti cartacei e pratiche burocratiche inutili che sottraggono tempo alla visita, all’ascolto e alla prevenzione.
Serve una digitalizzazione intelligente e interoperabile, non un labirinto burocratico che toglie dignità al lavoro del medico e genera sfiducia nei cittadini.
Altre giornate di sciopero saranno proclamate a seguire in assenza di adeguati correttivi.
Quanto sopra per adempiere agli obblighi previsti dalla normativa vigente.
























