Muzzano procede con l'iter per il ricorso al TAR del Piemonte contro il provvedimento della Prefettura di Biella del 17 luglio. Il contenzioso riguarda l'apertura di un Centro di accoglienza speciale a Muzzano presso gli ex Salesiani, dove ancora in estate è stato ospitato il centro estivo. L'amministrazione chiede l'annullamento con sospensiva del provvedimento prefettizio con cui è stata decretata l'aggiudicazione finalizzata all'affidamento del servizio di gestione di un centro di accoglienza nella struttura.
In particolare in questi giorni il Comune di Muzzano ha preso atto della necessità di incrementare la spesa relativa al contributo unificato dovuto al TAR del Piemonte. Inizialmente si era preventivato un contributo unificato pari a 650 euro, sulla base della materia immigrazione. Successivamente, lo Studio Legale incaricato ha comunicato che, secondo la Cancelleria del TAR, il ricorso rientra invece nella materia appalti, con l’applicazione del rito speciale accelerato. Di conseguenza, l’importo della tassa giudiziaria dovuta è stato aggiornato a 6.000 euro.
Il Responsabile del Servizio ha quindi determinato di incrementare la spesa originaria di 5.350 euro, portando l’importo definitivo a 17.608,76 euro.
La scelta del Comune di fare ricorso aveva suscitato reazioni tra i colleghi e nel mondo politico. La presidente dell'Unione Montana Valle Elvo Monica Mosca aveva puntualizzato come l'accoglienza non sia un automatismo da subire, ma un processo da costruire. Per Roberto Simonetti, segretario provinciale della Lega, e Alessio Ercoli, vicecoordinatore regionale della Lega Giovani Piemonte "In un periodo storico come quello attuale, in cui si sta riducendo la necessità dei CAS, che sono strutture temporanee finalizzate a sopperire alla mancanza di posti nelle strutture ordinarie, grazie alle politiche di respingimento, ai rimpatri che sono aumentati del 20% e alla diminuzione degli sbarchi del 60% rispetto al 2023, troviamo incomprensibile aprire un nuovo centro in una realtà cosi caratterizzante mentre la situazione di gestione dell’accoglienza non è più emergenziale ma sostanzialmente ordinaria".
























