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CRONACA | 30 agosto 2025, 08:20

Baby gang e violenza giovanile, casi in aumento: “Serve un impegno educativo condiviso”

Baby gang e violenza giovanile, casi in aumento: “Serve un impegno educativo condiviso”

Baby gang e violenza giovanile, casi in aumento: “Serve un impegno educativo condiviso”

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani ha espresso profonda preoccupazione di fronte al ripetersi di episodi di violenza giovanile che riportano all’attenzione pubblica il tema del disagio sociale e culturale delle nuove generazioni. Le immagini di risse notturne, degrado e spaccio diffuse dai media non sono considerate semplici fatti di cronaca, ma il segnale di una fragilità diffusa che attraversa il tessuto educativo.

Secondo il Coordinamento, la presenza di bande giovanili composte da ragazzi molto giovani e privi di punti di riferimento rappresenta un campanello d’allarme per l’intera comunità. Limitarsi a rafforzare i controlli o a invocare una repressione più serrata rischia di affrontare il problema solo in superficie, senza incidere sulle sue radici.

L’associazione richiama quindi l’urgenza di rafforzare l’educazione civica e alla legalità all’interno delle scuole, promuovere percorsi di sensibilizzazione ai diritti umani e garantire ai giovani occasioni concrete di inclusione attraverso attività culturali, sportive e associative. La scuola viene individuata come luogo privilegiato per intercettare il disagio, offrire modelli positivi e costruire, con pazienza, una cultura della responsabilità.

Per rendere questo possibile, tuttavia, non bastano richiami formali: servono investimenti mirati, risorse adeguate, formazione specifica per i docenti e un’alleanza reale con famiglie e istituzioni. Senza un sostegno concreto, sottolinea il Coordinamento, il richiamo al ruolo educativo della scuola rischia di rimanere solo un principio astratto.

La sicurezza, si ribadisce, non può essere concepita unicamente come risultato dell’intervento delle forze dell’ordine, ma come frutto di una responsabilità educativa condivisa da tutta la comunità. Non si tratta di giustificare comportamenti violenti, ma di prevenire, offrendo ascolto e alternative credibili al vuoto che molti ragazzi sperimentano.

Il Coordinamento invita dunque a trasformare l’attuale emergenza in un’occasione di riflessione collettiva e di impegno comune, per garantire ai giovani un futuro fatto di legalità, rispetto e consapevolezza dei propri diritti e doveri.

C.S. CNDDU, G. Ch.

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