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ATTUALITÀ | 13 luglio 2025, 08:40

Esame di Maturità: stop ai silenzi: soluzioni educative contro i boicottaggi

CNDDU contro la rinuncia a sostenere l'orale.

Esame di Maturità: stop ai silenzi: soluzioni educative contro i boicottaggi

Esame di Maturità: stop ai silenzi: soluzioni educative contro i boicottaggi

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) interviene sul recente fenomeno della rinuncia a sostenere l’orale dell’Esame di Stato, da parte di alcuni studenti in svariate città d'Italia. Il Coordinamento esprime pieno sostegno alla posizione del Ministro dell’Istruzione e del Merito, prof. Giuseppe Valditara che ha annunciato che, a partire dal prossimo anno scolastico, simili atti di boicottaggio non saranno più tollerati e comporteranno la ripetizione dell’anno per chi si rifiuti deliberatamente di affrontare le prove finali. 

Secondo il CNDDU, questa non è una misura repressiva, ma una doverosa riaffermazione del valore delle regole condivise e del patto educativo tra scuola, studenti, famiglie e istituzioni. L’Esame di Stato, oggi Esame di Maturità, rappresenta infatti un passaggio fondamentale non solo culturale, ma anche civile e formativo. È un momento in cui si valutano conoscenze, ma anche responsabilità, coerenza e capacità di affrontare sfide personali e collettive. Il Coordinamento contesta la narrazione che romanticizza il rifiuto dell’orale come forma di protesta consapevole. In assenza di una proposta alternativa concreta, il gesto di non presentarsi o di rimanere in silenzio rischia di diventare una semplice elusione dell’ultima verifica, sfruttando l’attuale normativa che, con punteggi pregressi sufficienti, permette comunque il conseguimento del diploma. Il diritto al dissenso – si precisa – non può coincidere con la fuga dalle responsabilità condivise. Trasformare un momento istituzionale in una performance individuale di rifiuto, senza confronto né dialogo, equivale a spezzare unilateralmente il contratto formativo tra scuola e studenti. Il CNDDU riconosce la necessità di una scuola più aperta all’ascolto e al dialogo, capace di prevenire situazioni di disagio che sfociano in gesti di rottura. Tuttavia, sottolinea che la protesta deve svolgersi all’interno delle regole e comportare l’assunzione di responsabilità, non essere una scorciatoia mascherata da scelta educativa. 

In quest’ottica, il Coordinamento propone tre misure concrete e pedagogicamente fondate: una sezione “espressiva e riflessiva” durante l’orale, in cui gli studenti possano presentare un elaborato, discorso o progetto personale, legato al proprio vissuto o a un tema sociale rilevante, valutato in chiave comunicativa e civica; la creazione di un’unità nazionale di ascolto studentesco, coordinata da MIUR, scuole e rappresentanze giovanili, per raccogliere esperienze e criticità degli studenti su base continuativa; il potenziamento del dialogo scuola-famiglia, con l’introduzione di sportelli psico-pedagogici in ogni istituto, per intercettare e affrontare precocemente situazioni di disagio. 

Il CNDDU ribadisce il proprio impegno per una scuola più umana, partecipativa e dialogica, che promuova la cittadinanza attiva e responsabile, ma sempre nel rispetto delle regole comuni che ne costituiscono il fondamento.

C.S. CNDDU, G. Ch.

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