Il vecchio capo indiano siede a terra e diventa un tutt’uno con la forza di Madre Terra. Claudio corre scalzo, perchè solo così si sente libero, connesso alla natura, al mondo, alla vita in tutte le sue forme. E lo farà anche alla Maratona di New York, che sogna da anni, in occasione del suo 60esimo compleanno.
Life Coach, Personal Trainer e maestro di Yoga, nonché autore del libro “In forma perfetta dopo i primi 40 anni”, Claudio Canessa vive correndo per amore, perché per lui correre non è semplicemente sudare dentro ad una maglietta, ma vivere emozioni.
“Nel 1980 la televisione italiana trasmette la serie TV "I ragazzi del sabato sera" e fu per me come una scintilla che scoccò al cuore: mi innamorai di New York – racconta Claudio - . Non so per quale motivo ho indugiato fino a oggi, inconsciamente ho sempre confidato di esaudire il sogno di visitare la "grande mela", ma di farlo in occasione di un evento davvero speciale. Così, per festeggiare il mio 60° compleanno, ho deciso di celebrare il doppio evento, e di farlo nel modo più bello: correndo la sua maratona, la più desiderata e partecipata al mondo”.
E naturalmente Claudio correrà per le vie della Grande Mela a piedi nudi, una cerimonia antica come l'uomo a testimonianza di un legame speciale.
Vero che la camminata e la corsa a piedi nudi migliora la qualità del sonno, riduce lo stress e migliora i risultati intelletivi in particolare dei bambini, favorisce l’apprendimento e previene l'invecchiamento cellulare. Solo a piedi nudi raggiungiamo una corretta postura che dalla volta plantare interessa la caviglia, il ginocchio e tutta la schiena, nella camminata come nella corsa. Ma per Claudio quello che conta è la libertà.
“Non di rado mentre mi alleno incontro gli sguardi increduli e talvolta indignati dei passanti ignari della filosofia dello “scalzismo”. Questo modo di correre genera stupore e incredulità, è del tutto comprensibile. Oltre a persone che mi fanno i complimenti purtroppo, non di rado, colgo la disapprovazione dei passanti. «Perché vai a correre scalzo?» mi chiese un giorno un mio amico. Avrei potuto rispondere in cento, mille modi a questa domanda. La risposta che scelsi fu: «Perché mentre corro scalzo il mio animo è gioioso». E ora lo so, ne sono certo, anche lei, "la città che non dorme mai", mi attende da tempo. New York, arrivo!”.