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COSTUME E SOCIETÀ | 13 novembre 2020, 17:33

Valdilana, a scuola si cambia l’aria con Fybra

All’Istituto Comprensivo di Valle Mosso inaugurati i dispositivi che cambiano colore quando è necessario aprire le finestre: un progetto finalizzato ad aumentare la produttività degli studenti e a diminuire la probabilità di trasmissione dei virus per via aerea

Silvano Esposito, Paola Masso, Patrizia Defabiani e Ilaria Sereno - Foto Rotary Valle Mosso

Silvano Esposito, Paola Masso, Patrizia Defabiani e Ilaria Sereno - Foto Rotary Valle Mosso

La salubrità dell’aria che si respira nelle aule scolastiche dell’Istituto Comprensivo di Valle Mosso, nel comune di Valdilana, è da qualche settimana monitorata attraverso la tecnologia Fybra. I nuovi apparecchi installati nelle aule di alcune classi dell’istituto scolastico contribuiscono ad aumentare la produttività e l’attenzione degli studenti e a diminuire la probabilità di trasmissione dei virus per via aerea.

Un’innovazione importante in questo periodo di diffusione del virus Covid-19, che però potrà trovare applicazione anche in futuro, quando la pandemia sarà definitivamente scongiurata, per garantire la salubrità dell’aria nella scuola.

L’installazione dei dispositivi prodotti da FBP è stata finanziati congiuntamente dal Rotary e dall’Inner Wheel di Valle Mosso e venerdì scorso si è svolta la cerimonia di consegna, necessariamente ridotta in base alle esigenze di contenimento del contagio disposte dal nuovo Dpcm del Governo, a cui hanno partecipato il presidente del Rotary Valle Mosso Silvano Esposito, la presidente dell’Inner Wheel Valle Mosso Paola Masso e le dirigenti scolastiche dell’istituto, Patrizia Defabiani, che ha seguito il progetto prima dell’inizio dell’anno scolastico, e Ilaria Sereno, che le è succeduta dopo il suo pensionamento.

«Fin dalla scorsa estate» ha spiegato la dirigente Sereno, che venerdì sera è stata intervistata sul progetto nell’ambito della trasmissione “Caterpillar” in onda su Rai Radiodue «ci si interrogava su come riaprire nella massima sicurezza. Grazie al Rotary e all’Inner Wheel siamo venuti in contatto con questa startup milanese che aveva da poco brevettato questo sensore intelligente, Fybra, studiato proprio per le scuole». «L’iniziativa» osservano invece Paola Masso e Silvano Esposito «ci è stata ispirata dalle difficoltà incontrate dal sistema scolastico, a causa della pandemia, per riuscire a garantire un regolare svolgimento delle lezioni.

In questi giorni, purtroppo, le nuove restrizioni decise dal Governo hanno costretto gli studenti delle superiori e molti delle medie a tornare alla didattica a distanza, ma i ragazzi delle elementari di Valle Mosso, che continuano regolarmente ad andare a scuola, potranno contare su questo sistema per rendere più sicuro il luogo in cui si svolgono le lezioni». Nel mese di luglio, nel corso di un incontro al Circolo Cacciatori del Rotary Valle Mosso, Marco Scaramelli e Cedric Trabaldo Togna della FBP, hanno presentato questa tecnologia, che consiste in un sensore, che è una specie di piccola lampada, come un semaforo che viene apposto alla parete, visibile agli studenti, e che monitora continuamente i livelli di qualità dell’aria ed è in grado di segnalare quando la stanza sta diventando troppo “satura” cambiando il colore della luce emessa, da azzurro a rossa. L’aria viziata in un locale chiuso non riesce ad essere percepita dall’olfatto umano, mentre il sensore è in grado di avvertire la necessità di un immediato ricambio d’aria. Il dispositivo opera nell’ambito l’intelligenza artificiale, perché il sensore “impara” come si comporta ogni singola classe e quindi è in grado di prevenire i momenti di saturazione indicando la necessità di ricambio prima che la situazione diventi “critica”.

La caratteristica che fa di Fybra un sistema molto innovativo è proprio la distinzione della diversità dei diversi fattori che, in ogni differente situazione si manifestano e che variano, anche per una stessa classe, nell’arco della giornata: la temperatura esterna ed interna, il numero di persone e ragazzi, l’età degli studenti, il numero di finestre ecc. Fybra “impara” tutti questi dati in maniera automatica e segnala se in quel momento l’aria è buona o se sta peggiorando e se aprire o meno la finestra e per quanto tempo. Questo ha degli impatti anche sulla capacità di concentrazione dei ragazzi e dei docenti perché l’aria cattiva, oltre a veicolare più malattie, induce sonnolenza e peggiora la capacità di attenzione.

L’algoritmo che i ricercatori di FBP hanno elaborato e che è alla base del sistema è in grado di calcolare anche quando si raggiunge il livello migliore di ventilazione, cioè quando la finestra può essere richiusa. Cambia colore quando l’aria migliora e ritorna azzurro quando si può chiudere, evitando che la temperatura scenda troppo e i ragazzi si raffreddino, cosa che, soprattutto nei mesi invernali, è davvero da evitare, per cui le finestre vengono aperte solo quando c’è bisogno e per il tempo effettivo in cui è necessario, che in certi momenti può essere anche molto breve, in modo da sapere quando l’aria è buona e disperdere il più possibile le particelle sospese nell’atmosfera.

I ragazzi delle scuole, elementari e medie, fin dai primi giorni, hanno accolto con grande entusiasmo la novità e si sono dimostrati da subito molto interessati a questo sistema. In alcune classi è scelto tra di loro un responsabile di Fybra, che apre le finestre quando il segnale è rosso e le richiude quando è azzurro.

Ma Fybra non serve solo a segnalare la salubrità dell’aria, che in periodo di emergenza Covid ha comunque un valore molto rilevante, perché è ormai assodato che il prolungamento della permanenza di più persone nello stesso locale aumenta le possibilità di persistenza e quindi di contagio da parte del virus anche in presenza di dispositivi di protezione individuale. Il dispositivo consente infatti anche di sfruttare un’opportunità didattica tramite una piattaforma dati e l’app che possono essere usati dai professori per esperimenti diretti grazie al fatto che ogni dispositivo è collegato in cloud via wi-fi o Gsm con la piattaforma proprietaria “my Fybra”, dove si possono monitorare i dati in tempo reale, visualizzare lo storico e scaricarli.

Lo strumento potrà essere usato da docenti e studenti per percorsi didattici basati sulla analisi dei dati, dei grafici, su esperimenti scientifico-matematici e sui principi di fisica e biologia connessi alle condizioni chimico-fisiche dell’aria e i loro andamenti nel tempo.

Alle scuole di Valle Mosso, dove il corpo docente è stato aggiornato sulle potenzialità di questi apparecchi con un corso di formazione tenuto dai tecnici di FBP, una volta superata l’emergenza sanitaria di questi giorni, sarà sviluppata anche questa potenzialità con lavori di gruppo e ricerche.

Un fattore non secondario di questa tecnologia è costituito dalla semplicità del dispositivo, molto facile da usare e la cui installazione, che è stata effettuata in prossimità delle lavagne multimediale di ogni classe, non ha previsto interventi invasivi sulle strutture murarie della scuola, ma la semplice affissione dei congegni e il loro collegamento alla rete elettrica per l’alimentazione.  

Comunicato Stampa Rotary Club Valle Mosso - a.b.

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