L'attuale impensabile pandemia continua a stravolgere ogni aspetto della vita, però mano a mano che passa il tempo ogni persona è capace di adattarsi per non interrompere il legame anche con la propria fede. Malgrado le tante avversità, la comunità dei fedeli non ha perso la propria voglia di partecipare anche con la realizzazione della tovaglia a filet per arricchire il corredo sacro del santuario di Santa Maria di Oropa, opera di Laura Caterina Rossetti di Borriana.
Sebbene la gravità delle conseguenze di questo nuovo virus sia motivo di una crisi di fede per tanti, dati recenti mostrano che altri potrebbero essere più impegnati con la religione durante i lockdown. Il fatto che i download di app della Bibbia siano aumentati da marzo a livello globale ne è un'indicazione. La sola app BIBBIA CEI in italiano conta diverse centinaia di migliaia di download, mentre le ricerche su Google per "preghiera" e "cristianesimo" sono salite alle stelle.
La sospensione a tempo indeterminato di una parte dei diritti fondamentali dell'essere umano, come quello alla libertà personale e di circolazione, durante il lockdown porta a ricorrere a delle energie fisiche e morali talvolta sconosciute. Spinte emotive dettate dalla primaria causa di squilibrio della nostra tranquillità che è la costante incertezza, in alcuni casi foriera di reazioni non non del tutto positive e razionali.
La resilienza ha riguardato anche i media, che hanno cambiato i toni della comunicazione passando da una frequente spettacolarizzazione degli eventi per ampliare il più possibile l'audience al riservare più ampi spazi ai momenti ricchi di simbolismo. Un simbolismo universale, ricco di significato indipendentemente dalla propria fede religiosa, come la celebre immagine del Pontefice che impartiva la propria benedizione in totale solitudine al centro di una piazza S. Pietro vuota.
Anche sul piano tecnico e normativo il lockdown religioso ha impegnato istituzioni e fedeli, portando prima la Conferenza Episcopale Italiana e dopo varie confessioni non cattoliche allo stesso tavolo per la sigla dei vari protocolli di riapertura dell'attività di culto. È il tavolo interreligioso promosso da Ministero dell'interno con le comunità ebraiche, le comunità musulmane, le comunità mormoni (Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni), confessioni induiste, buddiste, Bahai, Sikh, le chiese Protestante, Evangelica, Anglicana; comunità ortodosse. Successivamente hanno firmato i Testimoni di Geova.
È in periodi come questi che non bisogna trascurare il ruolo delle famiglie, punto di riferimento fondamentale per i più giovani ed esposti al senso di smarrimento. Per quanto la partecipazione telematica alla vita religiosa sia possibile, lo è principalmente per i più grandi che devono mantenere alta l’attenzione sulla prole con l’impegno a mantenere una routine delle preghiere, della preparazione del presente e dell’albero di Natale per mantenere viva l’atmosfera di calore tipica dell’avvento; una serie di gesti più che mai necessari come la possibilità di nuovi rigidissimi lockdown all’orizzonte, per non dare spazio a deviazioni verso presunte culture religiose malsane.





















