Tanti i turisti che, tra Natale e l’Epifania, quest’anno hanno affollato le località sciistiche e le piste piemontesi. Nonostante gli ultimi giorni, caratterizzati dal maltempo in alcune aree della Regione, il tasso di occupazione registrato dagli albergatori è stato infatti sempre alto, con picchi di tutto esaurito soprattutto in corrispondenza del weekend di Capodanno.
Nella provincia di Biella, l’Oasi Zegna ha visto un significativo aumento degli skipass venduti: 4mila dal 23 dicembre al 5 gennaio, con una crescita quasi del 50% rispetto al 2016. Un dato estremamente positivo reso possibile dal maggior numero di piste aperte. Buono il numero di presenze anche a Oropa, in particolare per il veglione di Capodanno.
Numeri alti anche per la vicina Valsesia: ad Alagna tutti gli albergatori hanno registrato ottime presenze per tutto il periodo natalizio, anche fino al 100%; stazionari i passaggi sugli impianti di Monterosa Ski. A Scopello e Alpe di Mera, presenze in aumento dopo Capodanno e una media di 1200 passaggi al giorno sulle piste, in aumento rispetto al 2016.
A Torino poi, il tasso di occupazione delle camere alberghiere è stato generalmente alto, in particolare in alta Val Susa e Chisone. Nell’area del Gran Paradiso, invece, i risultati migliori si sono registrati nel week-end di Capodanno, con un’occupazione media dell’ 81%. Molto positivo anche il bilancio delle valli del Cuneese, dove l’afflusso di turisti e sciatori è stato alto, con un tasso di occupazione quasi sempre intorno al 90%, grazie anche all’apertura anticipata di alcuni impianti sciistici, attivi già da inizio dicembre.
Infine, segnali di crescita anche nel territorio del Distretto dei laghi e della Val d’Ossola: +10% di presenze sugli impianti di San Domenico, positivi e in linea con la stagione 2016-17, invece, quelle di Macugnaga, Domobianca e San Domenico di Varzo. Nelle ultime due stazioni, boom di sciatori per le aperture delle piste da sci in notturna.
“La montagna invernale – dichiara Antonella Parigi, assessore alla cultura e al turismo della Regione Piemonte – si conferma ancora una volta un fattore fondamentale di attrazione per il nostro turismo. Un settore per il quale abbiamo messo in campo numerose azioni, dalla modifica della legge regionale 2/2009, ai fondi per la sicurezza e l’innevamento, nonché di investimenti, a partire dai 24,5 milioni di euro per gli impianti. Un impegno straordinario a favore delle nostre valli che dimostra quanto la montagna invernale sia per noi strategica per lo sviluppo del Piemonte”.























