Oggi, 6 luglio 2016, è la giornata mondiale dei baci. Questo evento nasce nel 1999 in Gran Bretagna, per ricordare l’importanza e la tenerezza di questo gesto che, talvolta, tendiamo a svalutare o a dare per scontato. I latini distinguevano il “suavium” cioè il bacio fra amanti, “l’ osculum” quello fra amici e il “jus osculi” un bacio che serviva a verificare che la donna non avesse bevuto vino. Il poeta latino Catullo nella sua poesia dedicata alla sua musa ispiratrice Lesbia “dammi 1000 baci” ci parla invece di “basium”. Anche nel mondo greco era diffuso, infatti ce ne parla il commediografo Aristofane nella sua opera “Le Nuvole” definendo il bacio “kataglòssos”(letteralmente: katà=profonda + glòssa=lingua) .
Facendo un passo avanti nel tempo, si arriva al Medioevo, epoca in cui era vietato baciarsi, perché la Chiesa lo riteneva un atto peccaminoso e vergognoso.
Nell’ 800 cominciò a circolare il galateo, e qui, vi è una sezione dedicata anche ai baci : “le ragazze non devono mai baciare per prime; una ragazza per bene si lascia baciare sulla fronte da una persona più anziana, ma non ricambia il bacio a meno che non ci sia molta intimità” .
Noi tutti sappiamo che i Francesi e gli Italiani hanno il primato nei baci, non per altro infatti li conosciamo come “alla francese” e “alla fiorentina”…
Ma nelle altre culture come funziona? Circumnavigando il globo abbiamo scoperto che i Thailandesi oltre che alle labbra, coinvolgono anche l’olfatto, infatti in un primo momento si avvicina la punta del naso alle labbra del proprio amato, inspirando profondamente. Un gesto così delicato e intimo da non dover essere “profanato” in pubblico. In Papua Nuova Guinea invece, in particolare per i Trobiander del Mare del Sud, è assolutamente vietato baciarsi davanti ad altre persone, infatti si mordicchiano un ciuffo di capelli del partner o il sopracciglio. Il bacio all’eschimese invece dato naso contro naso oppure contro guancia, con occhi chiusi e labbra serrate. I Maori della Nuova Zelanda invece avvicinano le fronti, sfiorandosi le punte del naso per scambiarsi il respiro vitale. Insomma, non esistono delle regole per baciare il/la proprio/a amato/a dunque, buon #WorldKissDay a tutti e






















