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CRONACA | 11 luglio 2014, 16:32

Il dottor Daniele Barone eseguirà la perizia psichiatrica su Camilla Delmastro

Lorenzo Manavella, il giovane che uccise i nonni e la zia, non è più sorvegliato a vista in carcere

Nelle immagini Lorenzo Manavella e la casa dove viveva Camilla Delmastro

Nelle immagini Lorenzo Manavella e la casa dove viveva Camilla Delmastro

Sarà il dottor Daniele Barone, di Biella, a eseguire la perizia psichiatrica su Camilla Delmastro, la donna di 50 anni accusata, insieme al padre Francesco, 84, di aver cercato di uccidere il convivente Vincenzo Scerbo, 56, con coltello e mannaia. Il professionista, che è uno dei medici in forza al locale dipartimento di psichiatria, ha ricevuto questa mattina l’incarico dal giudice Silvia Carosio, davanti al Procuratore della Repubblica, Giorgio Reposo, che sta seguendo il caso. Dovrà capire se la donna era in grado di intendere e di volere, al momento del fatto, se è socialmente pericolosa e se è in condizioni di stare in giudizio.

“Inizierà il prossimo 18 luglio – conferma l’avvocato Roberta Formica, del Foro di Vercelli, che segue l’indagata – e si è preso novanta giorni di tempo, per produrre la perizia. Per quello che riguarda gli altri accertamenti, invece, stiamo ancora aspettando”. Infatti, la dottoressa Claudia Rosa, di Torino, ha il compito di valutare la violenza dei colpi inferti alla vittima, la potenzialità dell’aggressione, la natura e la profondità delle lesioni e con quale mano i fendenti sono stati sferrati. Tutto, per cercare di capire se a colpire è stata solo Camilla Delmastro o, come già emerso in un primo tempo, all’aggressione abbia contribuito anche l’anziano padre.

E dovrebbero, tra una settimana, arrivare, invece, i primi risultati degli accertamenti effettuati dal perito Cristina Cattaneo, su Tullio, Giuseppina e Patrizia Manavella, uccisi dal nipote Lorenzo lo scorso 16 maggio a Santhià. Il giovane, che da quel giorno si trova rinchiuso in carcere, a Vercelli, non è più sorvegliato a vista. “Ma è sempre in isolamento – spiega l’avvocato Roberta Formica, che assiste anche lui -. D’altra parte, ha tenuto in queste settimane un comportamento impeccabile e non ci sono segnali che possa mettere in atto un tentativo anti conservativo. Gli inquirenti, come me, aspettano che arrivino gli esiti dei rilievi, per escludere il coinvolgimento di terzi nel triplice delitto”. 

Elena Giacchero

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