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ATTUALITÀ | 25 gennaio 2014, 08:16

A undici anni trova la targa di un ciclomotore e va a riconsegnarla ai carabinieri

Spiega il papà. " Edoardo è stato positivamente influenzato dagli incontri sulla cultura della legalità che i militari dell'Atma tengono spesso nelle scuole biellesi"

A undici anni trova la targa di un ciclomotore e va a riconsegnarla ai carabinieri

La cultura della legalità, quella che i carabinieri che operano nelle varie stazioni biellesi vanno a spiegare nelle scuole, è un valore che fa facilmente breccia nelle menti dei ragazzi. Lo dimostra la vicenda di cui è protagonista un undicenne, Edoardo Peretto e che ci è stata raccontata dal padre. 

 “Edoardo ha trovato la targa di un ciclomotore e ha voluto portarla ai carabinieri di Biella per presentare denuncia di rinvenimento in modo che potesse essere restituita al proprietario. Domenica scorsa, durante una passeggiata a piedi con il papà e le sorelle a Biella, in via Cadorna, Edoardo ha notato all'interno di un canale per lo scarico delle acque piovane, immersa nell'acqua, una targa di ciclomotore. ‘Papà, una targa, posso recuperarla, la restituiamo al proprietario. La portiamo ai carabinieri”. Il bambino ha scavalcato la ringhiera del canale, è sceso lungo il letto del torrente e ha recuperato la targa per la restituzione. I carabinieri di Biella vanno spesso nelle Scuole con lezioni di legalità e sicurezza pubblica. Edoardo ha ricevuto corretti insegnamenti di comportamenti di altruismo, solidarietà e collaborazione con le forze dell'ordine. Con questa esperienza ho voluto concretizzare gli insegnamenti dell'Arma dei carabinieri nelle scuole, accompagnando mio figlio negli uffici della stazione carabinieri di Biella. Edoardo era emozionato ma per niente intimorito o a disagio. Il militare di piantone all'ingresso lo ha accolto con entusiasmo e spirito collaborativo. L’addetto alla ricezione delle denunce, l’appuntato Giancarlo Italiano ha poi invitato Edoardo  a prendere un thè e far merenda. ‘Prima il piacere e poi il dovere’. Due chiacchiere che hanno messo a proprio agio il piccolo cittadino, che ha risposto prontamente alle domande, raccontando con dovizia di particolari il fatto. Auspico che gli interventi nelle scuole siano sempre più frequenti e ringrazio i militari intervenuti, che hanno saputo valorizzare un gesto, se pur nella routine, che mi sembra di assoluto valore educativo”.

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