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CRONACA | 23 settembre 2014, 16:18

Vercelli: nel vivo il processo ai vertici Sacal

Sono accusati di aver avvelenato un intero territorio

Il tribunale di Vercelli

Il tribunale di Vercelli

Entra nel vivo, domani, al tribunale di Vercelli, il processo che vede imputati i vertici della fonderia Sacal di Carisio, di inquinamento ambientale. A salire alla sbarra saranno: Corrado Cordoli, 52 anni, di Valeggio sul Mincio, Salvatore D’Anna, coetaneo, di Vercelli, e Paolo Giacomazzo, 58, di Mirano.

L’intera vicenda copre un arco temporale di ben cinque anni, nel corso dei quali l’impresa, secondo il capo di imputazione, avrebbe emesso fumi nocivi per la salute pubblica, per poi recuperare trucioli di alluminio in quantità tale da venire accusati anche di gestione e smaltimento di rifiuti, non autorizzati.

Ma quello che ha fatto di Carisio la “terra dei fuochi” vercellese è il quantitativo di Diossina finito nell’ambiente, delle scorie finite nella falda idrica, delle polveri finite negli orti e negli allevamenti. Una mano mefitica che, se il processo confermerà le accuse, si è abbattuta senza rispetto per gli esseri viventi e per le generazioni future, che si troveranno a crescere in un territorio compromesso. 

Elena Giacchero

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