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COSTUME E SOCIETÀ | 30 maggio 2025, 07:40

L'Ospizio d'Oropa nelle foto d'archivio: la storia dell'ingresso al Santuario

Vittorio Besso, Biella. Ospizio d’Oropa, facciata principale, 1870 ca., stampa all’albumina su carta.

L'Ospizio d'Oropa nelle foto d'archivio: la storia dell'ingresso al Santuario.

L'Ospizio d'Oropa nelle foto d'archivio: la storia dell'ingresso al Santuario.

L’immagine di oggi ci mostra la facciata principale del Santuario di Oropa, catturata dall'obiettivo di Vittorio Besso (1828-1895), il primo fotografo ad aprire nel 1859 uno studio professionale a Biella. Questo scatto, parte del suo prezioso archivio, testimonia l'evoluzione di uno dei luoghi di culto più conosciuti del Piemonte.

Secondo la tradizione, la fondazione del Santuario risale al IV secolo d.C. per volere di Sant'Eusebio, primo vescovo di Vercelli. Già nel XIII secolo, le prime chiese eremitiche di Santa Maria e San Bartolomeo erano un punto di riferimento per i viandanti diretti verso la Valle d’Aosta. Ma è tra il XVII e il XVIII secolo che il complesso assume forme monumentali, grazie al contributo di celebri architetti come Guarini, Juvarra e Galletti.

L’elemento centrale dell’immagine, la scalinata monumentale e la Porta Regia, fu finanziata nel 1653 dal principe Maurizio di Savoia e completata grazie alle donazioni della Principessa Lodovica dopo la morte del marito. Il progetto, inizialmente affidato a Pietro Arduzzi, fu poi perfezionato da Filippo Juvarra nel 1725, dando vita a un ingresso imponente che ancora oggi accoglie i pellegrini con tutta la sua solennità.

C.S. Fondazione Sella, G. Ch.

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