25 nuovi potenziali donatori è il risultato della campagna di sensibilizzazione “MATCH IT NOW!” 2024, appuntamento promosso sul territorio da Admo Cossato-Biella - Comitato “Beatrice Rondon” e dedicato alla donazione del midollo osseo e delle cellule staminali emopoietiche, che si è tenuto sabato 21 settembre a Biella presso il parco commerciale Gli Orsi, in occasione della Giornata Mondiale del donatore di Midollo Osseo (World Marrow Donor Day).
Sensibilizzare i giovani sul tema è fondamentale perché più potenziali donatori vengono individuati, più pazienti possono essere salvati grazie ad un trapianto ben riuscito: ADMO Cossato-Biella è da anni impegnata in questa opera e i risultati dell’attività sono tangibili; solo negli ultimi mesi sono stati tre i biellesi che, essendo stati inseriti negli anni precedenti nell'elenco dei donatori, sono stati contattati per una donazione di cellule staminali emopoietiche, dando così una speranza di vita a tre pazienti affetti da patologie oncoematologiche. Requisiti per diventare donatore: avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, avere un peso corporeo di almeno 50 kg, godere di buona salute. La disponibilità del donatore rimane valida fino al raggiungimento dei 55 anni. Per info: https://admo.it/come-si-dona-il-midollo-osseo/
Sabato 28 settembre 2024 dalle 10 alle 18 “MATCH IT NOW!” 2024 si terrà a Vercelli nei pressi di via Cavour 4. Quindi coloro che, anche tra i cittadini biellesi, avessero interesse possono approfittare di questo secondo appuntamento. La donazione di cellule staminali ematopoietiche avviene esclusivamente sotto rigide procedure a tutela della salute del donatore. Vi sono due modalità di donazione: da sangue periferico o dalle creste iliache del bacino (contrariamente a quanto spesso si crede, il midollo osseo non è il midollo spinale). Dal 1990, ADMO lavora per informare la popolazione italiana sulla donazione di midollo osseo, unica possibilità di cura per i pazienti affetti da leucemia e altre patologie del sangue, che necessitano di un trapianto per poter guarire. La donazione, che richiede una compatibilità genetica estremamente rara – solo 1 persona su 100.000 è compatibile con un paziente in attesa di trapianto – è un atto che può fare la differenza tra la vita e la morte.