In ogni caso è colpa nostra, per lo meno secondo la società in cui viviamo. Siamo noi che diamo gli input.
Se fai meno successo di colui con cui stai o frequenti, sei una mantenuta
Se invece dedichi il tempo alla tua carriera, é colpa tua perché lo umili, lo fai sentire inadeguato, lo sminuisci.
Se mantieni relazioni umane con ex o amici maschi, è colpa tua perché lo fai ingelosire e non gli dai abbastanza attenzioni , allora tu DONNA te le vai a cercare.
Se ti vesti in un determinato modo, è colpa tua perché stai cercando una reazione.
In una società sbagliata è essa stessa a far sentire sbagliata la vittima e non il carnefice. Non è vivere. Non è vivere avere paura di uscire di casa perché non si sa mai cosa accada Non è vivere avere paura di chi ci circonda e rischi di incontrare, perché si accade nella vita quotidiana di tutti i giorni. Non è vivere non poter indossare gli abiti che si desidera, perché nei peggiori dei casi è colpa nostra che ci siamo vestite così.
Sono dell’idea che non serve a niente fare i moralisti, dove alla fine non si è mai concluso nulla… il cambiamento non deve essere nel singolo, il problema sta nella società in cui viviamo. Ed è essa stessa che deve volere e credere in un cambiamento, fino ad allora tutte le parole, le manifestazioni, congressi e riunioni saranno vani.
Indipendentemente dal genere, vanno educate le persone, va educata l’intera società. Non siamo oggetti, nè siamo in possesso di nessuno, nemmeno della società.






















