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ATTUALITÀ | 15 ottobre 2021, 06:50

Petizione passaggi livelli a Sandigliano, nulla di fatto dopo confronto tra Comune e firmatari

I promotori: “Un incontro imbarazzante, l'amministrazione si è presentata senza documentazione tecnica che giustifichi la scelta di chiudeRe il passaggio a livello di via Dante Alighieri”

Nulla di fatto a Sandigliano dopo il confronto sulla chiusura dei passaggi a livello - Foto archivio newsbiella.it

Nulla di fatto a Sandigliano dopo il confronto sulla chiusura dei passaggi a livello - Foto archivio newsbiella.it

Delusione a Sandigliano da parte dei 377 firmatari della petizione contro la chiusura dei passaggi a livello di via Dante Alighieri, via Verdese e via Carducci, nell’ambito dell'elettrificazione della linea ferroviaria Biella-Santhià, dopo il confronto di martedì 12 ottobre con l’amministrazione comunale, rappresentata da sindaco Masiero, vice sindaco Ghiazza ed assessore Carollo.

“E’ stato un incontro imbarazzante. – spiega Elena Siletti, una delle promotrici presenti all’incontro - Dopo un iniziale sermone dell’amministrazione su come l’elettrificazione delle ferrovie cambierà l’economia biellese, abbiamo chiesto di spiegarci i motivi della loro scelta di chiudere il passaggio a livello di via Dante Alighieri e controproporre a Rete Ferroviaria Italiana una pista ciclopedonale verso via Stazione al posto del sovrappasso che RFI proponeva per mantenere la stessa viabilità su via Dante”.

“A fronte di questa legittima domanda fatta da firmatari di una petizione in veste ufficiale – continua Elena Siletti - c'è stata una sommossa dell’amministrazione, che, in nome della tutela dei cittadini, ha negato quella scelta accusandoci di volere aderire alla richiesta di RFI. Abbiamo replicato che, nel momento in cui, nel maggio 2020, il Comune di Sandigliano ha ricevuto dalla Provincia la proposta di RFI, doveva comunicarlo ai cittadini, ed indicare le ragioni per cui aderiva o meno alla proposta stessa”.

La delusione dei promotori riguarda anche il fatto che l'amministrazione si è presentata all'incontro senza alcun documento che giustificasse la sua scelta. “Ci aspettavamo delle valutazioni comparative in campo economico, ambientale, e sociale tra le due soluzioni. - dichiara Elena Siletti - Invece siamo stati accusati di voler spendere soldi pubblici per perizie ingenieristiche. Inoltre hanno negato di avere ricevuto la proposta della Provincia quando c'è una delibera di giunta che la richiama. Hanno detto che il sovrappasso proposto da RFI è impattante dal punto di vita ambientale sulla base di una perizia fatta dall'ufficio tecnico comunale, e poi scopriamo, dopo una richiesta fatta dal consigliere di minoranza Ferrarotti, che l'ufficio tecnico non ha fatto alcuna perizia”.

Alessandro Bozzonetti

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