Con i bandi di recente emanazione sulla misura 4 del Programma di Sviluppo Rurale rischiamo di andare in una direzione assolutamente diversa rispetto al PSR che si era faticosamente costruito”. Il presidente interprovinciale Paolo Dellarole si associa al commento della presidente di Coldiretti Piemonte Delia Revelli ad un mese dalla pubblicazione dei bandi sulle misure 4.1.1 e 4.1.2 riferite agli investimenti per innovazione e miglioramento aziendale. “Abbiamo chiesto all'Assessore Ferrero, con diverse note inviate nelle ultime settimane, di porre immediatamente rimedio ad una situazione che rischia di impedire alle aziende con maggior propensione agli investimenti di accedere ai finanziamenti".
Prosegue Dellarole: "Anche sul territorio simulato una serie di domande sull'applicativo informatico on-line messo a disposizione, ma imprese zootecniche, ortofrutticole, vitivinicole, cerealicole e risicole di rilievo stentano ad acquisire il punteggio utile ad accedere ai finanziamenti, per non parlare delle florovivaistiche, che rischiano di essere completamente. Ciò che è più grave è la penalizzazione di fatto per le imprese professionali, per le quali non è prevista l'esclusività o le premialità, pur sancite nel documento inviato a Bruxelles.
Dopo l'incontro in assessorato della scorsa settimana, in cui è stata anche prospettata una situazione tutt'altro che confortante in riferimento alle circa 1.100 domande inserite, che in buona parte rappresentano tentativi non andati a buon fine, sembra ora arrivare una schiarita da parte dello stesso Assessore Ferrero, il quale annuncia alcuni atti amministrativi che dovrebbero fornire risposte a buona parte delle criticità denunciate da Coldiretti”.“Abbiamo incontrato ripetutamente l’assessore Giorgio Ferrero su questi argomenti - ribadiscono i dirigenti di Coldiretti Piemonte e Vercelli Biella - Egli ha sempre mostrato consapevolezza e disponibilità, ma sembra che l'Assessore debba fare i conti con non meglio identificate resistenze indebite. Anche se ci fossero problemi con Bruxelles, sarebbe opportuno che ne fossimo messi formalmente al corrente per poter attivare le nostre conseguenti azioni a sostegno della Regione".
Rispetto a tale situazione, dagli Organi della Coldiretti piemontese e territoriale è scaturita la volontà di conoscere i contenuti della nuova determina, attesa per fine settimana, e degli altri atti tesi a perseguire le necessarie correzioni degli attuali bandi: "Non possiamo giungere alla loro scadenza per porre rimedio a situazioni assolutamente distorsive rispetto a scelte politico-economiche fortemente volute, a cominciare dal riconoscimento per le imprese professionali, previdenzialmente e fiscalmente inquadrate - hanno concluso Revelli e il direttore regionale Antonio De Concilio nella nota inviata all'Assessore Ferrero nei giorni scorsi - Egli ci ha assicurato che su questo aspetto si farà definitiva chiarezza, individuando negli Imprenditori Agricoli Professionali e nei Coltivatori Diretti i destinatari dei finanziamenti.
Comunque, interpretando correttamente il mandato affidatoci, saremo costretti a far valere in ogni sede il riconoscimento dei bisogni e dei diritti degli imprenditori, quale sacrosanto dovere per tracciare possibili traiettorie di futuro per i nostri territori”. Ora l'Organizzazione resta in attesa di vedere concretizzate le volontà palesate dall'assessore Ferrero.






















