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| 02 luglio 2014, 07:56

C'era una volta la Biella dei negozi bon ton e delle madamine

Le fotografie degli esercizi storici sono in mostra allo Spazio cultura della Fondazione Crb

C'era una volta la Biella dei negozi bon ton e delle madamine

C’era una volta Biella, con i suoi negozi bon-ton, quelli dove entravano le “madamine” a comprare l’etto di prosciutto, la tagliata o il gomitolo di lana.

Le “madamine” con quelle gonne un po’ lunghe, “così elegantemente anni Cinquanta”, ovvero quelli ritratti nelle immagini dei negozi storici in mostra alla Fondazione Crb. Volti noti, dietro ai banconi, che sono invecchiati insieme ai clienti. Nostalgia, tanta, per quei momenti di cui restano foto ingiallite, che raccontano di palazzi che non ci sono più, di negozi che hanno cambiato insegne e di altri che sono rimasti, antichi baluardi di un tempo passato.

Ed ecco la macelleria Mosca, con il titolare in posa, nel piccolo locale, poi ampliato in quello dei giorni nostri. E che dire della commessa di Carpano, bella, in posa, fiera di indossare il grembiule, segno di distinzione di una categoria, la sua appunto, ambita anche dai buoni partiti. E’ la Biella dei buoni sentimenti, delle coppie che, a braccetto, scendono lungo via Italia, il salotto buono, per fermarsi alla pasticceria Bianchi. In attesa del proprio turno, per acquistare i biscotti dalla forma classica per la colazione e le pasterelle, la domenica,  due sedie e un tavolino, stile vecchio impero, con le tinte classiche, in una “bomboniera” color panna. Poi, a due passi, la torrefazione Graglia, che riempie il quartiere con l’aroma di caffè, così rotondo che lo si può quasi afferrare con le mani.  

Immagini di un passato che è un peccato cancellare, che se chiudi gli occhi ti ritorna davanti, lo puoi immaginare, sentire i suoni e gli odori, di una Biella che non c’è più.

Elena Giacchero

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