In questo ultimo periodo, il territorio biellese ha vissuto una sorta di rinascita sotto il punto di vista degli eventi pubblici. La svolta evidente è arrivata con l’Adunata Nazionale degli Alpini del 2025, un appuntamento che ha mostrato quanto Biella fosse capace di organizzare, accogliere e animarsi a livelli impensabili fino a poco tempo prima.
La città, poi, ospiterà diverse iniziative: dal passaggio del Giro d’Italia alla Vuelta, fino alle manifestazioni culturali tra arte, musica e party come la Giornata dell’Arte alla Fondazione Pistoletto, senza dimenticare eventi ormai affermati come Bolle di Malto. Una programmazione ampia e variegata, eppure, c’è un pubblico che resta ancora ai margini di questa ripresa: i giovani. Sì, perché nonostante l’apparente ricchezza di eventi, molti ragazzi e ragazze biellesi faticano ad accettare le proposte attuali. Spesso gli appuntamenti sono più "istituzionali", o manifestazioni che accadono una volta, ma solo per la casualità, quindi che non creano continuità. Ci sono sì momenti di festa, ma ancora troppe poche occasioni realmente pensate "con e per" i giovani.
Il paradosso è che proprio l’Adunata, inizialmente vista con scetticismo da molti giovani, si è trasformata in una delle esperienze collettive, di questi tempi, più partecipate anche da loro. Le vie del centro si sono riempite a dimostrazione che quando l’atmosfera è coinvolgente e accogliente, i ragazzi ci sono. Questo dato deve far riflettere. Ai giovani non manca la volontà di uscire, socializzare o divertirsi, ma cercano proposte in cui possano sentirsi protagonisti, non solo spettatori. Eventi che non siano sempre e solo "occasioni speciali", ma che siano organizzati apposta e diventino parte integrante e costante della vita cittadina. Nel Biellese, purtroppo, si assiste ancora troppo spesso a una mancanza di progettazione a lungo termine sul fronte delle iniziative giovanili. Si investe, invece, in eventi di grande interesse, ma sporadici, dimenticandosi che l’animazione culturale e sociale deve essere anche quotidiana, organizzata con lo scopo di vivacizzare Biella. Serve una nuova idea di programmazione, capace di coinvolgere i giovani non solo come pubblico, ma come ideatori e organizzatori.
Immaginare una Biella anche per i più giovani non significa solo organizzare concerti o serate nei locali, ma costruire spazi, fisici e non, dove i ragazzi possano sperimentare, esprimersi e divertirsi in compagnia. Festival di musica emergente, arte, laboratori creativi, eventi sportivi e culturali sono tutte possibilità che potrebbero essere messe in atto poiché Biella ha dimostrato di avere energia, risorse e creatività. Non basta attendere la prossima grande adunata per vedere le piazze piene: serve una visione che trasformi l’eccezionalità in normalità, e che faccia del Biellese un territorio dove poter vivere e divertirsi.