Si tratta di una condizione cronica caratterizzata da un'alterazione della motilità intestinale e da una sensibilità accentuata a livello dell'apparato digerente.
I sintomi principali includono dolori addominali, gonfiore, meteorismo, stitichezza, diarrea o l'alternanza di entrambe. Nonostante non comporti danni permanenti all'intestino, il colon irritabile può incidere significativamente sulla qualità della vita, influenzando l’alimentazione, il benessere emotivo e le attività quotidiane.
La gestione di questo disturbo si basa su un approccio combinato che include modifiche della dieta, tecniche di riduzione dello stress e, in alcuni casi, l'uso di prodotti specifici pensati per supportare il corretto equilibrio della flora intestinale.
Tra i vari approcci disponibili per affrontare i sintomi del colon irritabile, alcuni integratori e dispositivi medici si sono distinti per la loro efficacia mirata. Tra questi c’è Kijimea Colon Irritabile Pro, che offre una soluzione innovativa basata su ceppi probiotici selezionati e su una formulazione pensata per proteggere la mucosa intestinale.
A cosa serve Kijimea Colon Irritabile Pro
Kijimea Colon Irritabile Pro è utile a ridurre i sintomi tipici della sindrome dell'intestino irritabile, come dolori addominali, gonfiore, stitichezza e diarrea. Il prodotto agisce grazie a un particolare ceppo di bifidobatteri (Bifidobacterium bifidum HI-MIMBb75). Questo è uno dei pochi probiotici che ha dimostrato in studi clinici di apportare benefici specifici ai pazienti affetti da sindrome dell'intestino irritabile.
Bifidobacterium bifidum HI-MIMBb75 presenta un meccanismo d'azione unico: aderisce selettivamente alla mucosa intestinale danneggiata e, una volta ancorato, forma una sorta di "cerotto biologico" sulla superficie interna dell'intestino. Questa barriera fisica riduce il contatto diretto tra il contenuto intestinale e la mucosa irritata, contribuendo a limitare le micro-infiammazioni responsabili di dolore, gonfiore e alterazioni della motilità.
Il rinforzo della mucosa intestinale non solo protegge le cellule da ulteriori irritazioni, ma contribuisce anche a normalizzare la permeabilità intestinale. Quando questa barriera è compromessa, fenomeno noto come "leaky gut" (intestino permeabile), si facilita il passaggio di sostanze irritanti e agenti patogeni, aggravando i sintomi dell'IBS. Il probiotico di Kijimea Colon Irritabile Pro aiuta invece a ripristinare una funzione barriera efficace.
Inoltre, l'attività del probiotico ha un impatto sulla composizione del microbiota intestinale, favorendo un equilibrio che contribuisce a ridurre l'infiammazione locale e migliorare l'omeostasi dell'intero tratto gastrointestinale.
Evidenze scientifiche sul Bifidobacterium bifidum HI-MIMBb75
Numerose evidenze scientifiche supportano l'efficacia del ceppo probiotico Bifidobacterium bifidum HI-MIMBb75, presente in Kijimea Colon Irritabile Pro, nel trattamento della sindrome dell'intestino irritabile (IBS).
Uno studio randomizzato, doppio cieco e controllato con placebo, pubblicato nel 2011 su Alimentary Pharmacology & Therapeutics, ha coinvolto 122 pazienti con IBS. I partecipanti che hanno assunto B. bifidum MIMBb75 per quattro settimane hanno riportato una significativa riduzione dei sintomi globali dell'IBS rispetto al gruppo placebo. In particolare, il 57% dei pazienti nel gruppo trattato ha mostrato una risposta clinica positiva, contro il 21% nel gruppo placebo. Inoltre, è stato osservato un miglioramento significativo nella qualità della vita dei pazienti trattati con il probiotico.
Un ulteriore studio multicentrico, pubblicato nel 2020 su The Lancet Gastroenterology & Hepatology, ha valutato l'efficacia della forma inattivata termicamente di B. bifidum HI-MIMBb75 (SYN-HI-001) in 443 pazienti con IBS. Dopo otto settimane di trattamento, il 34% dei pazienti nel gruppo probiotico ha raggiunto l'endpoint primario (almeno il 30% di riduzione del dolore addominale e sollievo adeguato dai sintomi dell'IBS per almeno quattro delle otto settimane), rispetto al 19% nel gruppo placebo. Il trattamento è stato ben tollerato, senza eventi avversi gravi .
Come si assume Kijimea Colon Irritabile Pro
La dose consigliata di Kijimea Colon Irritabile Pro è di 2 capsule una volta al giorno, da assumere durante uno dei pasti principali. Le capsule devono essere deglutite intere, senza masticarle, accompagnate da una quantità sufficiente di liquido, come un bicchiere d'acqua.
Per un'efficacia ottimale, si raccomanda di proseguire l'assunzione per almeno 4 settimane, preferibilmente fino a 12 settimane. I primi benefici possono manifestarsi già dopo circa una settimana di utilizzo regolare.
Il dispositivo medico è generalmente ben tollerato e non presenta effetti collaterali noti se assunto secondo le indicazioni. Tuttavia, anche se non è un farmaco, è sempre consigliabile consultare il proprio medico o farmacista in caso di dubbi o se i sintomi persistono.
Colon irritabile e alimentazione
Durante il trattamento con Kijimea Colon Irritabile Pro, seguire una dieta adeguata può potenziare l'efficacia del prodotto e ridurre ulteriormente i sintomi del colon irritabile. Una corretta alimentazione aiuta a limitare irritazioni, fermentazioni intestinali e squilibri della flora batterica.
Tra gli alimenti consigliati ci sono:
Verdure cotte: carote, zucchine, patate, finocchi, zucca. Le cotture leggere (vapore, bollitura) sono preferibili per migliorare la digeribilità.
Frutta a basso contenuto di FODMAP: banane mature, mirtilli, fragole, uva. Evitare la buccia se troppo fibrosa.
Cereali senza glutine: riso bianco, quinoa, miglio, mais. Le fibre solubili di alcuni cereali aiutano a regolarizzare l'intestino senza irritarlo.
Proteine leggere: pesce, pollo, tacchino, uova. Preferire cotture senza grassi aggiunti.
Yogurt senza lattosio o fermenti vegetali: se tollerati, possono supportare ulteriormente il microbiota.
Invece, tra gli alimenti da evitare ci sono:
Legumi: fagioli, lenticchie, ceci, soia, se non adeguatamente trattati possono aumentare gonfiore e fermentazione.
Latticini: latte, formaggi freschi e yogurt con lattosio sono spesso mal tollerati.
Verdure crude: cavoli, cipolle, aglio, broccoli, carciofi tendono a fermentare e peggiorare i sintomi.
Cibi ricchi di grassi: fritti, insaccati, cibi industriali rallentano la digestione e irritano la mucosa intestinale.
Dolcificanti artificiali: sorbitolo, mannitolo e xilitolo, presenti in molte gomme da masticare e dolci senza zucchero, possono aggravare la diarrea.
Bevande gassate, alcolici e caffè: irritano direttamente l’intestino e aumentano la motilità.
Adottare uno schema alimentare ispirato alla dieta low-FODMAP può risultare particolarmente efficace in combinazione con il trattamento probiotico.