“Mia mamma mi portava qui quando avevo appena 10 mesi – racconta Alberto che gestisce il Rifugio Madonna della Neve alla Sella di Rosazza – . Io non camminavo ancora, infatti mi portava dentro a una cesta”. I ricordi scorrono come un nastro, e sono tutti felici, da quando Alberto era piccolo e veniva qui con la sua famiglia, con la mamma e le sorelle a oggi, che ha fatto rinascere le baite e ne ha fatto un rifugio adatto alle famiglie e ai giovani.
“Diciamo che prima era molto diverso perchè c'erano più baite dove andavano i margari e tante mucche – continua Alberto – oggi a tenere ordinato sono i cavalli che allevo, i margari non ci sono più”. Anche i cavalli, che provengono dalla Francia, rendono il paesaggio più pittoresco, più fiabesco, selvaggio. Alberto li lascia liberi, e loro giocano rinfrescandosi nella grossa vasca della località Brengola, un tempo utilizzata come abbeveratoio dagli animali che vivevano in questo alpeggio.
Il Rifugio è una perla incastonata tra le montagne, si trova ad appena (1480 m. s.l.m.) a due passi da Rosazza e da Piedicavallo, accessibile anche ai bambini piccoli con i suoi appena 3 km e mezzo di percorso, da dove il paesaggio è mozzafiato a 360°, dove le stelle sembrano potersi toccare con mano. Un trionfo di colori e di profumi. E quest'anno ha compiuto 30 anni, anni trascorsi tra eventi, momenti di pieno relax, di musica e serate tra giovani e fuochi d'artificio, meta di famiglie e di personaggi illustri arrivati in incognito per godersi la natura. Tra loro il professore Alessandro Barbero. “E' stato divertente – racconta Alberto – perchè non si è fatto riconoscere. E' arrivato senza presentarsi, solo che a un certo punto sono io che gli ho chiesto se era lui, gli assomigliava tanto, e infatti era così”.
“Quando ero piccolo trascorrevo qui tutte le estati – racconta Alberto - . C'erano 8 baite, era più animata ovviamente la zona. Ora ci sono io, che dopo una parentesi di 20 anni in Nigeria sono tornato e ho restaurato le proprietà di famiglia. Da maggio a ottobre siamo aperti tutti i giorni, e ci sono 15 posti letto”.
Tra serate dedicate all'osservazione delle stelle e la corsa podistica Rosazza-Rifugio Madonna della Neve, il Rifugio è sempre al centro di eventi e soprattutto si trova lungo la GTA. “Tante persone passano da noi perchè siamo lungo il percorso – racconta Alberto – . Tanti stranieri, soprattutto tedeschi. E tante persone ritornano con piacere”.
Il 5 agosto si celebra sempre la messa nella chiesetta della Madonna della Neve e fino a qualche anno fa la sera prima, il 4, la sera prima, i giovani si davano appuntamento per passare la serata attorno al falò e a guardare i fuochi d'artificio. Una tradizione che per via della legge ora è difficile riproporre, ma che in cuor suo Alberto spera che possa ancora ritornare.
Per arrivare al Rifugio Madonna della Neve alla Sella di Rosazza esistono tre itinerari, due da Rosazza e uno da Piedicavallo.
Da Rosazza (882m-1480m): Segnavia: mulattiera e sentiero E30, E32, GTA. Partendo da Rosazza il sentiero seguendo il torrente Pragnetta fino a Desate. Dai pressi della chiesetta seguendo le indicazioni si esce dalle case e si prende una ripida mulattiera inizialmente delimitata da due muretti. Arrivati all’alpe Vernetto dopo un’ultima breve salita si arriva alla sella di Rosazza e quindi al rifugio.
Sempre da Rosazza c'è un altro sentiero che non passa da Desate ed è l'E31 che sarebbe la "vecchia" strada.
Da Piedicavallo (1037m-1480m): Segnavia: sentiero E40, GTA. Si parcheggia la macchina nel posteggio Ravere, si attraversa il torrente Cervo su un antico ponte di pietra e si svolta a sinistra verso i casolari della Coda, il sentiero prosegue in zona aperta ed è praticamente impossibile sbagliare strada, dapprima si incontreranno le baite diroccate dette il “Balcun”, successivamente la Sella di Rosazza e il Rifugio.
Per info tel. 015 6097000 - info@rifugiomadonnadellaneve.it