Nel Biellese, i servizi socio assistenziali sono forniti da due enti. Il Consorzio Iris, con sede a Biella, che si occupa di 41 Comuni, tra cui la Città di Biella per alcune funzioni (disabili e integrazione rette).
Il Cissabo, con sede a Cossato, al servizio di 23 Comuni della provincia.
L'ordine del giorno del Consiglio Comunale di Biella di lunedì 25 luglio prevedeva l'audizione del Presidente Iris, Marco Romano, il quale ha relazionato sulla situazione socio-assistenziale nel Biellese al 1 gennaio 2022.
“A tale data – dice Romano - la provincia di Biella contava 50.261 anziani (età uguale o superiore a 65 anni) contro 17.390 giovanissimi (fascia 0-14 anni). Biella è la provincia piemontese con indice di natalità più basso, con indice di invecchiamento più alto (289 anziani ogni 100 giovani), popolazione in costante decrescita, e ricchezza concentrata nelle mani di pochi. Questi dati sono preoccupanti per il futuro del territorio in termini di fragilità e tutele sociali , servizi domiciliari, disagio giovanile, immigrazione”.
Queste sono le ragioni per cui Romano ha reso partecipe il Consiglio Comunale di Biella dell'opportunità di una fusione tra tra Iris e Cissabo.
“All'inizio di quest'anno – spiega Romano – Regione Piemonte, su sollecitazione del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali, ha chiesto la revisione degli ambiti territoriali . Lo scorso 14 aprile l'assemblea dei sindaci Cissabo ha confermato il proprio ambito territoriale. Noi, insieme al Comune di Biella in base al Tavolo di Confronto dello scorso 29 giugno, ci facciamo invece promotori per la costituzione di un ente socio assistenziale unico”.






















