Cestini stracolmi di rifiuti, erba ed alberi non tagliati al Brich di Zumaglia, Area Protetta secondo una legge della Regione Piemonte, e sito di proprietà dell'Unione Montana Valle Cervo, che, dallo scorso marzo, dopo tre bandi andati deserti, è gestita da un privato.
Questo hanno segnalato i cittadini di Zumaglia e Ronco Biellese alle proprie amministrazioni comunali che, venerdì 13 agosto, hanno effettuato un sopralluogo sull'area con Vladimiro Celanti, consigliere delegato dal sindaco di Zumaglia, e con Carla Moglia, primo cittadino di Ronco.
“Ronco Biellese è interessata all'Area Protetta del Brich – spiega il sindaco Moglia – perchè confina con la zona di Cascina Alè, dove dovrebbe aprire un ristorante . A fronte delle continue lamentele dei concittadini che segnalavano sporcizia ed il mancato taglio di erba ed alberi, dopo avere avvisato l'Unione Montana di cui sono consigliera, sono intervenuta".
Carla Moglia avvalora le segnalazioni dei cittadini: “Ho visto cestini non svuotati, taglio erba non effettuato, mancata manutenzione delle cunette, cancelli chiusi a chiave quando si continua a dire che le passeggiate devono essere consentite. Una situazione di abbandono contraria alla salvaguardia della dignità di quest'Area Protetta, e che riferirò all'Unione Montana”.
Vladimiro Celanti sottoscrive: "Confermo ed aggiungo di aver visto molti rami secchi abbandonati che sono un pericolo per gli incendi, e il brutto stato del castello dal quale cadono pietre dalla parte posteriore".

























