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ATTUALITÀ | 22 ottobre 2016, 15:00

Biellese invaso dalle cimici, danni a coltivazioni di frutta e verdura

Biellese invaso dalle cimici, danni a coltivazioni di frutta e verdura

Le cimici costringono i cittadini a chiudere porte e finestre delle proprie abitazioni. Un problema decisamente minore rispetto a quello che stanno vivendo gli agricoltori, che non possono fare altro che assistere, quasi impotenti, alla distruzione del proprio lavoro. Frutta e verdura vengono attaccate senza pietà dalla “cimice marmorata asiatica”, originaria dell’Asia orientale, particolarmente dannosa in quanto prolifica perchè deposita circa 30 uova almeno due volte all’anno, dando vita a 300-400 esemplari alla volta.

Anche il Biellese fa i conti con l'invasione, in particolare nelle zone meridionali della Provincia dove le temperature, durante queste ultime settimane, si mantengono ancora alte per la stagione. Questo tipo di cimice è una varietà estremamente polifaga che si nutre di varie specie coltivate. Oltre al fastidio provocato agli abitanti dagli sciami che si posano su finestre, panni stesi, mura delle case, sottotetti e parabrezza delle auto, gli insetti provocano danni sulle coltivazioni di pomodori, pesche, uva e kiwi. 

Da Viverone a Cavaglià, passando per la bassa Valle Elvo e il cossatese, tutti fanno i conti con le cimici. I problemi sono evidenti. "Mi hanno rovinato alcune piante, ho dovuto buttare via pesche e pomodori perchè bucate dall'insetto - spiega la titolare di un'azienda agricola di Viverone - mi preoccupa il fatto che non si trovano rimedi naturali. Ci sarebbero i pesticidi ma non li voglio usare". 

A differenza degli anni scorsi, la situazione appare drammatica soprattutto nel Nord-Est. Ma il Piemonte non è immune: la Regione aveva "schedato" la cimice nell'ottobre 2015 attraverso la scheda dal titolo: "Con i primi freddi le cimici cercano riparo nelle abitazioni: attenzione alla Cimice asiatica!". A favorirne la diffusione un autunno particolarmente caldo, con la moltiplicazione degli esemplari che non hanno in Italia antagonisti naturali. Inoltre l'insetto riesce a sopravvivere all'inverno, riparandosi nelle nostre case, vicino alle fonti di calore, lampadari e fonti luminose.

l.l.

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