La situazione sta ritornando alla tranquillità nelle zone colpite dalla tromba d'aria mercoledì mattina. Ora si tratta di contare i danni e cercare di sistemare nel più breve tempo possibile ciò che il forte vento ha portato via, soprattutto nelle aziende private, per poi provare a chiedere lo stato di calamità.
A Verrone i cittadini iniziano a sistemare i danneggiamenti subiti, mentre il comune si sta attivando per rimuovere gli alberi caduti e mettere in sicurezza gli edifici pubblici colpiti dalla tromba d'aria.
“Abbiamo chiesto a tutti i privati di produrre delle prove fotografiche – racconta Cinzia Bossi, sindaco di Verrone – e di presentarsi in Municipio entro cinque giorni dal 19 giugno con una stima dei danni subiti. Insieme con i comuni di Benna e Massazza, anche loro fortemente colpiti, andremo dal Prefetto a chiedere lo stato di calamità”.
Tra le aziende più colpite nella zona di Verrone ci sono la Finbi e la Novalfa. “Sono le due ditte che hanno subito più danni – prosegue Bossi – ma non sappiamo ancora con precisione il numero dei privati coinvolti, quindi lasciamo passare i cinque giorni previsti per poi fare una conta definitiva. Anche alcuni edifici pubblici sono stati colpiti dalla tromba d'aria: per esempio nel campo sportivo è caduta una quercia e un semaforo si è staccato in seguito alla tempesta”.





















