La crisi questa volta ha colpito il settore alimentare. Lunedì scorso è stato reso noto il fallimento del grissinificio Barbero S.p.a, l’azienda di Alba che ha una sede anche a Candelo dove lavorano 27 dipendenti.
“I lavoratori erano già in cassa integrazione rotativa- spiega Enrico Cavalli della Flai Cgil- Lunedì mi dovevo incontrare nella sede centrale dell’azienda per il prolungamento ordinario della cassa e invece ci hanno comunicato il fallimento. Sapevamo che la situazione non era delle più rosee ma assolutamente non ci aspettavamo la chiusura della fabbrica. La cassa integrazione è stata richiesta per tutti e 97 lavoratori delle quattro sedi della Barbero S.p.a. Secondo quanto riportato dal curatore fallimentare di Torino e dal suo assistente, potrebbe esserci un soggetto interessato a rilevare l’azienda, ancora non si capisce se tutta o solo in parte, per ora non abbiamo visto niente di scritto. Nel caso in cui si realizzasse questa ipotesi speriamo che venga confermata anche la sede di Candelo".
Intanto i sindacati (Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil) si sono già mossi per tutelare i lavoratori, iniziando subito con il recupero dei loro crediti. Oggi c’è stata una prima assemblea con i dipendenti.
Cavalli non esita a definire “disastrosa” la situazione del territorio biellese: “Prima la crisi del tessile, ora quella della produzione d’eccellenza alimentare. Abbiamo bisogno di politiche concrete, altrimenti qui finisce tutto a carte quarantotto”, conclude.


















