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Newsbiella Young | 09 febbraio 2025, 06:50

Arte e solidarietà: gli studenti del Liceo Artistico di Biella trasformano il vetro in speranza con “VetroaSpecchio” FOTO

“VetroaSpecchio” nasce da un’idea di Sandro Pezzoli, critico d’arte, collezionista e gallerista e vede coinvolti gli artisti Silvia Levinson, Maria Scarognina e Michela Cavagna, il professore Andrea Zepponi e la gallerista Irene Finiguerra.

Arte e solidarietà: gli studenti del Liceo Artistico di Biella trasformano il vetro in speranza con “VetroaSpecchio” FOTO

Arte e solidarietà: gli studenti del Liceo Artistico di Biella trasformano il vetro in speranza con “VetroaSpecchio” FOTO

Si chiama “VetroaSpecchio”, è un'iniziativa di Sandro Pezzoli, in collaborazione con il Liceo Sella di Biella indirizzo Artistico che coinvolge le classi 4H e 5H del corso plastico pittorico. Obiettivo del progetto è coinvolgere gli allievi in un'esperienza artistica e formativa dedicata alla scoperta e alla lavorazione del vetro.  

Giunta alla sua seconda edizione, il progetto è partito lo scorso dicembre e vede la collaborazione di artisti e collezionisti di fama internazionale con il Liceo Sella, unico istituto selezionato in tutto il Piemonte. L’istituto lavorerà a stretto contatto con due licei lombardi, il Liceo di Brera e quello di Sesto San Giovanni, in un macroprogetto collettivo che porterà gli studenti a esporre, per la prima volta a Milano, accanto ad artisti internazionali.

Al centro del progetto vi è la lavorazione dello specchio riciclato, esplorata attraverso una prospettiva multidisciplinare che abbraccia scultura, filosofia, chimica e altre discipline. 

“VetroaSpecchio” nasce da un’idea di Sandro Pezzoli, critico d’arte, collezionista e gallerista specializzato in opere in vetro. Da sempre impegnato nella valorizzazione dei giovani artisti, Pezzoli promuove ogni anno progetti che coinvolgono licei, scuole superiori e università. Ad accompagnare gli studenti in questo percorso, oltre a Pezzoli, ci saranno però anche artisti di fama internazionale come Silvia Levenson, che ha già collaborato negli anni con il liceo, le artiste Maria Scarognina e Michela Cavagna, il professore Andrea Zepponi e la gallerista Irene Finiguerra.

L'obiettivo principale di “VetroaSpecchio” è avvicinare gli studenti alla lavorazione del vetro, offrendo loro la possibilità di sviluppare competenze tecniche e artistiche, ma non solo. I lavori realizzati verranno raccolti in cataloghi ed esposti, nel mese di maggio, in una doppia mostra a Milano e a Biella, accanto alle opere di artisti del vetro e designer internazionali. Le creazioni saranno poi messe in vendita e i ricavi devoluti all’associazione biellese “Far Pensare di Emanuele Lomonaco”, impegnata nella cura dei disturbi alimentari.

“Questa iniziativa non solo promuove la creatività, ma sensibilizza anche i giovani sull'importanza della solidarietà e del dono, perché i ragazzi devono imparare a essere generosi”, afferma Sandro Pezzoli.

Il filo conduttore di questa edizione, lo specchio, ha ispirato i curatori del progetto a legare il materiale al tema dei disturbi alimentari e a destinare i ricavati alla lotta contro i DCA, problematiche che colpiscono soprattutto gli adolescenti, in una fase della vita caratterizzata da grandi trasformazioni. Lo specchio, infatti, non è solo un oggetto riflettente, ma una metafora dell’identità, della percezione di sé e degli altri.

Secondo Deborah Albini, curatrice del progetto, “Lo specchio può ingannare, distorcendo la realtà che vi si riflette, e rappresenta in un certo senso i ragazzi: forti, ma al tempo stesso fragili”.

Per sensibilizzare gli studenti su questi importanti temi, sono stati organizzati seminari con interventi di medici e professionisti, con l’obiettivo di promuovere un rapporto sano con la propria immagine. In un’epoca in cui l’apparenza è tutto e la presenza online costringe all’ossessione per i corpi, riflettere su questi aspetti diventa fondamentale.

“VetroaSpecchio” rappresenta un'occasione unica per i giovani artisti biellesi, non solo per esprimere la propria creatività ed imparare l’arte della lavorazione del vetro ma anche per comprendere il valore del dono e dell'impegno sociale. Il progetto che ribadisce l’importanza dell’arte come mezzo di solidarietà, dimostra come la condivisione sia capace di arricchire tanto chi dona quanto chi riceve.

Maria Camilla Toffetti

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