Nei giorni scorsi, un gruppo di 7 ospiti della Casa di Riposo “Emilio Reda” di Valle Mosso, accompagnati dal personale educativo della struttura, si è recato presso la locale Scuola dell’Infanzia per dare avvio al nuovo progetto “Nonna, raccontami una storia!”, in continuità con le iniziative già proposte in passato.
“Solitamente erano i bambini a venire dai nostri nonni per una visita periodica - afferma il personale - con l’obiettivo di portare allegria e gioia nella routine. I canti, i balli, i sorrisi e il calore dei più piccoli hanno sempre risvegliato nei più grandi ricordi e affetti. Molti ospiti, vedendo le loro esibizioni, si commuovevano e cercavano di accarezzarli e abbracciarli. D’altro canto, anche i bambini tornavano a scuola contenti ed entusiasti da queste occasioni di incontro e di famiglia allargata”.
Per questa ragione, insegnanti e dipendenti della struttura hanno voluto definire delle nuove modalità di incontro, portando i nonni a visitare i più piccoli. Si tratta di un modo innovativo per fare rete sul territorio, conoscendo reciprocamente le diverse realtà presenti e operanti in paese.
“Siamo davvero contentissime di questa esperienza - dicono le docenti - perché abbiamo visto l’emozione e il coinvolgimento dei bambini nei loro occhi luccicanti, nella loro ricerca di affetto e nel loro andare incontro agli altri. Si è trattato di un momento semplice ma significativo, all’insegna della gentilezza: nonna Gloria ha letto ai bimbi un albo illustrato, incentrato sull’importanza di dirsi “ti voglio bene”, non per forza con le parole, ma con i gesti e con l’attenzione. In seguito, i bambini hanno cantato la canzone “Grazie”, mostrato il cartellone realizzato con le loro mani e hanno recitato una poesia con le parole gentili. La mattinata si è conclusa con un breve momento di festa e con lo scambio di caramelle e biscotti”.
L’intento è di programmare nuove date per dare continuità al progetto, senza tralasciare, però, le visite in struttura da parte dei bambini e garantendo a tutti gli ospiti la possibilità di gioire e rallegrarsi davanti alla purezza di un piccolo. “Speriamo che questa iniziativa - concludono gli organizzatori delle due realtà - sia solo l’inizio di un nuovo percorso di collaborazione e progettazione, mettendo sempre al centro i bisogni e le esigenze di bambini ed anziani. Sappiamo quanto bene possa fare la cura di queste relazioni tra generazioni tanto diverse ma tanto vicine…”.