Riceviamo e pubblichiamo:
Carissimi amici, Vi scrivo da Beirut perché insieme a voi per tanti anni abbiamo costruito la presenza di AVSI in Libano, incontrato e aiutato tantissime persone e ci siamo impegnati in grandi imprese o avventure come l’edificazione del centro Fada2i, punto di riferimento per molte persone nel Sud del paese. Questo è il momento più difficile della nostra storia, da mesi l’intero Sud del Libano è stretto tra Hezbollah e Israele, in una guerra drammatica che sta mettendo in ginocchio tutto e tutti, in primis le persone che ancora ci abitano. Ed immagino le vostre domande e le vostre preoccupazioni che poi sono anche le mie e dei colleghi di AVSI Libano, che da cooperanti si sono ritrovati a condividere nel vero senso della parola i bisogni con le persone che aiutiamo tutti i giorni: anche loro hanno perso la casa, dei familiari, degli amici e soprattutto continuano ad avere paura e a non vedere una via d’uscita. Cosa Stiamo facendo? Fino a qualche giorno fa il centro Fada2i e il suo interrato, protetto dagli spessi muri di cemento armato, era uno dei luoghi in sicurezza dove poter distribuire gli aiuti. Come funziona? Si decide il giorno e l’ora e le nostre equipe lo raggiungono con un sistema di sicurezza che vede la collaborazione dell’esercito libanese, del Contingente di Pace UNIFIL e dell’Agenzia delle Nazioni Unite OCHA. Poi facciamo arrivare i beneficiari in piccoli numeri, prendono quello che spetta loro, incontrano lo psicologo e le assistenti sociali di AVSI, si abbracciano, piangono e partono con il loro fagotto di cibo, di prodotti sanitari, di soldi per comperare gasolio o medicine.
In questo momento, in cui le bombe sono costanti e continue, per evitare assembramenti che potrebbero mettere in pericolo vite abbiamo momentaneamente dovuto diradare gli incontri, aspettiamo con trepidazione che ci diano la prossima green light, il famoso via libera che tra un missile e l’altro ci permette di stare a fianco delle persone. Il Fada2i rimane un luogo dove la speranza ha trovato casa, dove le persone vengono per ricevere qualcosa, ma soprattutto dove sentono la vostra presenza; sì proprio la vostra, perché quei muri parlano di un’amicizia che non si spegne. Oggi siamo comunque operativi, con mille paure e difficoltà, ma ci siamo. Non solo al Sud ma anche a Beirut e nella zona della Bekaa. No, non possiamo e non vogliamo che queste storie finiscano subito dopo la lettura di queste poche righe e per questo abbiamo deciso di lanciare una campagna di emergenza: per continuare a sostenere la SPERANZA di tutte le persone che vogliono la Pace in Libano e in Medio Oriente. Abbiamo bisogno di voi….. Questo è l’accorato messaggio che Marco Perini, residente a Beirut e area manager Medio Oriente per AVSI., ci ha inviato per cercare aiuti per la popolazione libanese che sta vivendo questo grave momento di guerra.
Il Libano era, come noi, un paese di grande cultura, pacifico, moderato e che sino agli anni ’80 era una meta turistica sia estiva che invernale molto rinomata e frequentata. In seguito la fazione sciita libanese è stata radicalizzata religiosamente trasformandosi in partito estremista religioso Hezbollah fortemente armato facendo precipitare il Libano nella grave situazione attuale. CBAU con AVSI lavora dal 2000 e ha operato con Marco Perini intensamente in Ruanda (Centro di Sanità di Humure) e in Libano poi. Con Avsi CBAU ha costruito il Centre Meo Lino Lava di Bujumbura - Burundi dove sono seguiti e sostenuti a distanza da tanti biellesi i giovani burundesi che si trovano in situazione di fragilità E’ vero che quando ci rivolgiamo a voi è perché abbiamo bisogno di aiuto ma sui giornali, in tv, per radio tutti noi possiamo seguire la tragedia che si sta consumando in Libano in questi giorni….poi quando la guerriglia sarà finita più nessuno ne parlerà ma resteranno le gravi ferite materiali e psicologiche da curare. I vostri contributi possono essere versati sul c/c IBAN IT43L0609044920000017080359 presso Banca di Asti, agenzia Vigliano Biellese con la causale: per il Libano
Ringrazio in anticipo da parte di tutti i volontari CBAU per la vostra generosità