Mancavano pochissimi metri per arrivare in cima al Monte Bo (montagna delle Alpi biellesi, 2.556 m), dove c’è il bivacco, ma qualcosa non ha più funzionato nel mio cervello … ad un certo punto panico, sudore freddo, ansia e una gran voltastomaco! Parliamo del “mal di montagna”. Io mi fermo quasi sdraiato in una cengia, il resto della compagnia mi lascia solo e raggiunge la vetta.
In quei terribili momenti avrei voluto premere un pulsante, magari “magico”, per ritrovarmi a casa. Mentre ero lì a soffrire, pensando di provare a raggiungerei gli altri, mi appare, ad un metro di distanza, un ermellino! Lo guardo e poi gli dico: «Proprio in questo terribile momento ti fai vedere?».
Nonostante il malessere, a stento riesco a tirar fuori dallo zaino la macchina fotografica e lui, incuriosito, mi fa da modello! Devo ringraziare quella simpatica bestiola perché in quelle condizioni, se avessi provato a salire o scendere da solo, avrei sicuramente messo a repentaglio la mia vita. Invece l’ermellino mi ha trattenuto sino all’arrivo di due escursionisti, che mi hanno aiutato a scendere senza incidenti.

















