Nato come servizio sperimentale nel 2014, nel 2015 è diventato definitivo con una delibera di giunta. Parliamo della linea 900, l'anello urbano, istituito con l'allora amministrazione Cavicchioli. Negli anni sono state diverse le modifiche che hanno interessato il servizio. L'ultima è di ottobre, su disposizione dell’Agenzia della Mobilità Piemontese. E tra qualche mese potrebbe essercene una più eclatante, come spiega l'assessore ai Trasporti del Comune di Biella Edoardo Maiolatesi.
"Un servizio vale anche fino a che ci sono poche persone che lo usano - spiega l'assessore - . Biella non ha certamente numeri di utenze come quelli delle grandi città, ma è inimmaginabile cancellare un servizio di questo genere. Certo che si può pensare invece di renderlo più accessibile a tutti".
Ora come è stato pensato, ad anello, appunto, non funziona per l'assessore: "Il tragitto è troppo lungo e largo - prosegue - . Ci sono fermate troppo distanti tra loro. Una persona che sale a bordo in una via rischia di restare a bordo mezz'ora, per arrivare poco distante una fermata prima di dove è salito, non va bene".
Tra Comune e Atap è già in corso una interlocuzione. "Con l'azienda dei trasporti ci siamo già trovati - conclude l'assessore - e ci siamo già confrontati sul da farsi. Ora si devono fare le valutazioni del caso e capire come è possibile modificarlo. Se sarà il caso non sarà più ad anello ma magari a forma di otto".