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ATTUALITÀ | 29 agosto 2024, 06:50

Da Oropa al Cavallero, visite in aumento ai santuari biellesi rispetto al 2023

Le elevate temperature hanno favorito una maggiore affluenza.

oropa cavallero

Santuario di Oropa

Il patrimonio religioso di cui dispone il Biellese è molto ampio, contornato da una ricca vegetazione, luoghi suggestivi e una lunga storia. E’ proprio questa combinazione che attrae i turisti nei tanti santuari sparsi sul nostro territorio.

OROPA Al Santuario di Oropa si è registrato un incremento significativo dell’affluenza. I pernottamenti registrati dal mese di gennaio al 31 luglio sono stati 12.048 con un incremento del 7% rispetto allo stesso periodo del 2023 e in aumento rispetto al periodo pre-Covid. Gli stranieri sono aumentati rispetto all’anno scorso del 25%: Francia, Germania e Svizzera si confermano i paesi principali di provenienza. Giunti grazie al pellegrinaggio organizzato dalla diocesi di Terrassa, vicino a Barcellona, 400 ragazzi spagnoli hanno soggiornato al Santuario per una settimana; anche gruppi dalla Polonia e dalla Danimarca hanno organizzano dei teambuilding aziendali, senza dimenticare le presenze dall’Australia. Per quanto riguarda l’Italia, la provenienza è soprattutto da Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.

Alcuni eventi in particolare hanno influito positivamente, come il Giro d’Italia, la processione di Fontainemore e il pellegrinaggio dei ragazzi della diocesi di Barcellona. Si è registrata una crescita dei viandanti sulla GTA (Grande Traversata delle Alpi) e sul cammino di Oropa, in aumento del 34% rispetto allo scorso anno. I gruppi aumentano nei periodi estivi e primaverili mentre negli altri mesi si ha una prevalenza di turismo individuale. Sono raddoppiate le persone che hanno fruito della visita guidata. C’è dunque molto interesse per ciò che Oropa ha da offrire. Durante l’anno sono stati organizzati numerosi eventi culturali e concerti che hanno avuto una grande partecipazione.

«Questi dati sono particolarmente significativi – commenta l’Amministratore Delegato Giancarlo Macchetto - considerando le difficoltà iniziali causate dal meteo poco favorevole nei primi mesi dell'anno. L'interesse crescente per il nostro patrimonio culturale e naturalistico è testimoniato dall'incremento del pubblico ai concerti e alle iniziative estive, dall’aumento degli ingressi al Museo dei Tesori, alla cupola della Basilica Superiore e delle partecipazioni alle visite guidate che sono addirittura raddoppiate. Quest’ultimo risultato è frutto dell'ottima collaborazione instaurata con le guide locali, che ci ha permesso di offrire un programma continuativo che attrae sempre più persone. Questi risultati confermano che il Santuario di Oropa continua a rappresentare una meta ambita per un pubblico sempre più ampio e diversificato, non solo per la sua spiritualità, ma anche per le sue ricchezze culturali e naturali. Continueremo a lavorare con passione per accogliere e offrire un’esperienza unica a tutti i nostri visitatori.»

GRAGLIA Don Eugenio Zampa, rettore del Santuario di Graglia, afferma che nell’ultimo periodo si è registrata una notevole affluenza, superando addirittura i valori a prima della pandemia. “Il periodo estivo caldo e afoso ha incentivato i turisti a trovare frescura in altitudine” afferma il rettore. Il Santuario di Graglia ha inoltre registrato un aumento di affluenza per i numerosi pellegrinaggi che portano ad Oropa. I turisti arrivano maggiormente dalle provincie piemontesi e lombarde e dal Biellese ma ci sono anche turisti stranieri, principalmente francesi, tedeschi e inglesi. “Molti turisti sono venuti a Graglia sia dal punto di vista religioso ma c’è anche molto interesse per le bellezze naturali del Biellese.”

I pellegrinaggi attirano molti turisti, la prossima settimana, ad esempio, si andrà al santuario di Tersatto, successivi viaggi religiosi saranno in Cornovaglia e in Giordania. Un evento particolarmente atteso è quello che si terrà il 22 settembre, il 365esimo compleanno del Santuario. Il 6 ottobre avrà luogo la giornata della fratellanza e della pace con interventi di esponenti religiosi: tutti uniti in preghiera a favore della Terrasanta.

SAN GIOVANNI D’ANDORNO Come per gli altri, anche al Santuario di San Giovanni d’Andorno l'elevata calura estiva ha favorito il turismo. In tanti hanno scoperto il luogo tramite internet ed il passaparola e sono venuti per la prima volta. I visitatori giungono a piedi, in bici e in auto. “La maggior parte delle persone viene al Santuario nel weekend ma anche negli altri giorni ci sono molte persone – afferma don Paolo Santacaterina - qualche migliaio in tutta l’estate.”

Anche qui, dopo il Covid, c’è stata la volontà di uscire nuovamente e scoprire le bellezze del territorio. Diversi stranieri provenienti da Francia, Austria e Germania scendono dal lago della Vecchia e dal Rifugio Rivetti per trascorrere la notte nella struttura di accoglienza. “Ci sono turisti di un po’ tutte le età e anche diversi gruppi di scout – sottolinea il parroco - Le motivazioni che spingono i visitatori a vedere il santuario sono sia di natura spirituale sia a scopo di escursionismo.” Gli eventi che attraggono maggiormente le persone sono le ricorrenze di San Giovanni ma anche durante l’anno ci sono sempre degli eventi nei fine settimana. Suggestiva, infine, la grotta di San Giovanni; inoltre è possibile visitare la biblioteca.

CAVALLERO Dati soddisfacenti anche in alta Valsessera. Marco Ferraris degli Amici del Cavallero afferma che al Santuario, presente nel comune di Coggiola, ci sono state molte richieste per visitare il sito religioso e le stanze dell’Eremita. Più di 100 le persone che hanno fatto visita al luogo nel corso della festività d'estate; le altre domeniche erano all’incirca 30, raggiungendo i valori pre-Covid. “Ciò che determina l’affluenza è il clima – afferma Ferraris - Quest’anno le giornate fortunatamente sono state particolarmente favorevoli.” I turisti provenivano dal bacino biellese e vercellese, ma anche dalla Lombardia e dall’estero, come francesi, tedeschi, e una famiglia siriana. I turisti vengono soprattutto per escursionismo e per la curiosità che suscitano questi territori. Il santuario ed il territorio circostante vengono conosciuti tramite il passaparola e internet. La maggior parte delle persone sono famiglie e il resto dei visitanti sono over 30 anni.

“Siamo felici di raccontare le curiosità del santuario e la storia degli eremiti che si sono susseguiti nei periodi storici, cosa facevano e perché - conclude - Come associazione puntiamo a valorizzare il luogo per rivalutarlo, facendo miglioramenti e renderlo sempre più accogliente ai visitatori.” Il caldo è stato dunque un fattore comune per tutti i santuari biellesi, che ha permesso di raggiungere un numero di visitatori che ha superato l’affluenza pre-Covid. Il clima sereno è solo una delle tante motivazioni che spingono a visitare questi siti mistici, patrimoni culturali ricchi di religione, storia e contornati da un ambiente naturale maestoso. Ci si augura pertanto che il numero di presenze in questi luoghi rimanga in crescita proprio per l’importanza che hanno nel detenere parte consistente dell’identità culturale del Biellese.

Aurora Rizzi

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