“L’emporio dell’Assunta” nasce grazie al viceparroco don Marco (predecessore dell’attuale parroco don Luca) che, con il proprio ministero improntato verso la carità, ha puntato fortemente nella creazione di servizi parrocchiali verso l’aiuto ai più bisognosi, il progetto poi è continuato anche grazie al volere di don Luca che tutt’ora continua a sostenere le attività, anche grazie a noi parrocchiani. Negli anni sono state apportate migliorie agli spazi dell’emporio e del magazzino e si è cercato di coinvolgere quante più persone possibili nel continuare questo servizio verso la comunità.
Da quest’anno numerosi ragazzi dei gruppi giovanili dell’oratorio si sono aggiunti a noi, 4 volontari, che ogni venerdì distribuiscono i pacchi alimentari e vestiti per chi ne ha bisogno. Oltre all’aspetto dei viveri, in realtà, c’è l’aspetto relazionale basato sull’ascolto e sulla fiducia che rende il nostro servizio molto più che una semplice erogazione di beni materiali. Cerchiamo molto di fare “rete”, non solo recependo i bisogni che portano i nostri beneficiari, ma restando in contatto e tessendo relazioni con altre associazioni, oratori, empori, gruppi di volontariato, istituzioni.
Proprio da questo fare rete riusciamo sempre a distribuire tutto ciò che la comunità generosamente ci dona oltre agli alimenti, ovvero: indumenti, giocattoli, biciclette e mobilio.
Nella nostra parrocchia il gruppo dell’emporio non è il solo a occuparsi della carità, poiché anche la Compagnia della San Vincenzo si occupa della distribuzione delle derrate alimentari ai bisognosi del territorio Viglianese.
Oltre a ciò che di “ordinario” facciamo, quindi la distribuzione ogni venerdì pomeriggio, ci capitano anche molti momenti “straordinari”, come è stato per la raccolta viveri in occasione dell’emergenza dovuta allo scoppio della guerra in ucraina; le raccolte indumenti e coperte ogni anno per l’emergenza freddo; l’annuale raccolta viveri che viene fatta con tutti i parrocchiani e con il gruppo vincenziano. Molte sono le iniziative che cerchiamo di mettere in opera per scelta o per necessità dettate dai bisogni del tempo in cui ci troviamo, tutto ciò passa attraverso la relazione, l’ascolto dei bisogni e la conoscenza della realtà in cui viviamo.