Mi sono laureata in Scienze della Formazione Primaria all’università degli Studi Milano Bicocca, un percorso di laurea magistrale a ciclo unico della durata di 5 anni. Spinta da una forte motivazione ho anticipato molti esami e mi sono laureata con un anno di anticipo rispetto il previsto conseguendo la laurea in soli 4 anni. “Un viaggio tra cuore e mente: le emozioni nella scuola in ospedale. Un percorso didattico di musicoterapia per promuovere il benessere dei bambini ospedalizzati”, il titolo della mia tesi, un percorso mai svolto prima, valutato con il massimo dei voti.
Nei primi anni di università sono stata una studentessa fuori sede, ho studiato mentre lavoravo in diverse scuole dell’infanzia del biellese. Con i risparmi che mi sono messa da parte, nell’ultimo anno ho scelto di trasferirmi a Milano per svolgere il progetto di tesi sulla scuola in ospedale. La scuola in ospedale è una realtà che permette ai bambini ospedalizzati di continuare ad apprendere nonostante la malattia, offrendo loro momenti di normalità e continuità con la vita precedente all’ospedalizzazione.
Ho svolto il progetto di tesi all’interno dell’azienda ospedaliera Papa Giovanni XXIII di Bergamo, una delle realtà italiane più all’avanguardia con ben sei reparti pediatrici specializzati. In particolare, ho svolto una ricerca sul ruolo della musica in ospedale per capire come poter promuovere il benessere dei bambini ospedalizzati, attivando in un caso un percorso di musicoterapia attiva e nel secondo recettiva.
Il progetto di musicoterapia attiva è stato svolto su un singolo bambino che ha seguito lezioni di pianoforte che gli hanno permesso di mantenere attiva la parte sana del proprio corpo che non è stata alterata dall’ insorgenza di una malattia e di scoprire abilità che non pensava di possedere prima del ricovero. Uno degli aspetti centrali di questo progetto è il senso di “autoefficacia” che il bambino ha provato nel riuscire a suonare, e questo ha permesso di incrementare la sua autostima facendolo sentire gratificato e importante all’interno del contesto ospedaliero.
Il secondo percorso, di musicoterapia recettiva, è stato invece condotto per i bambini con brevi degenze ed è stato condotto da un violoncellista che ha proposto l’ascolto di diversi brani musicali ai bambini ricoverati. Questi momenti hanno facilitato il processo di rielaborazione e di superamento emotivo, permettendo ai piccoli di prendere consapevolezza e favorire l’espressione delle loro emozioni.
I momenti di musicoterapia hanno promosso momenti di confronto tra le persone che vivono quotidianamente il reparto, sono divenuti momenti di incontro e socializzazione, superando le barriere di isolamento e solitudine caratterizzanti i primi giorni di ricovero. Grazie alla musicoterapia, i bambini vivono momenti di distrazione dalla realtà, possono trovare una nuova forza per affrontare la loro esperienza di degenza con coraggio, determinazione e fiducia nel futuro. Ed ecco che il percorso didattico di musicoterapia rappresenta così il viaggio tra cuore e mente, in grado di far emergere le emozioni insite nel cuore dei bambini ospedalizzati in una melodia di speranza, gioia e serenità. Un viaggio che, come una sinfonia, lascia un'impronta indelebile nel cuore di chi lo vive.























