Lunedì 16 settembre 2024 una delegazione di 10 professionisti dell’ASL di Imola si è recata presso l’Ospedale di Biella per conoscere da vicino il funzionamento del modello assistenziale Primary Nursing e per confrontarsi in proposito con l’équipe biellese.
Il “Primary Nursing” è un modello assistenziale che si fonda sulla centralità di ciascun paziente preso in carico e seguito da un Infermiere di riferimento, responsabile della sua assistenza per tutta la durata della degenza. A introdurre il metodo, tra i primi in Italia, era stata la Direzione delle Professioni Sanitarie dell’ASL di Biella, diretta dalla dottoressa Antonella Croso, negli anni immediatamente precedenti all’apertura del nuovo Presidio biellese, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. Porre la persona al centro dell’assistenza significa dare all’aspetto relazionale la stessa importanza che da sempre ha l’aspetto clinico ed è quindi fondamentale che si crei un legame stretto tra assistito e infermiere, un rapporto di fiducia.
Hanno accolto lo staff dell’AUSL di Imola, la Dott.ssa Antonella Croso, Direttore della S. C. Direzione delle Professioni Sanitarie, Claudia Gatta, RAD - Responsabile infermieristico Dipartimento Chirurgico, che ha contribuito all’avvio del progetto Primary Nursing all’interno dell’Azienda Sanitaria biellese, Roberta Gallo, Referente aziendale Primary Nursing, Gabriella Pacella, professionista dello staff della Direzione delle Professioni Sanitarie. L’équipe proveniente da Imola era composta da Coordinatori della Direzione Assistenziale aziendale e da Coordinatori delle Unità operative e dello staff della Formazione.
“Per formazione conoscevamo già il modello del Primary Nursing e abbiamo saputo dalla letteratura e dagli articoli usciti sui giornali che l’ASL di Biella è stata una delle prime in Italia ad adottare questo metodo. Abbiamo quindi pensato di fare visita all’Ospedale di Biella per confrontarci con chi ha già avuto esperienza con il metodo per capire se poteva fare al caso nostro e quindi come implementarlo nella nostra AUSL.” - ha spiegato la Dott.ssa Valentini Orietta, Responsabile Formazione AUSL Imola - “Prima di fare tentativi abbiamo scelto di andare alla fonte, di conoscere chi ha un’esperienza da raccontare con l’obiettivo di trovare un modo per rilanciare la professione infermieristica. La carenza di infermieri è un problema che notiamo anche nel nostro territorio e pensiamo sia necessario cambiare l’organizzazione per aumentare l’attrattività verso la professione e fermare il turnover. Il metodo Primary può essere una delle possibilità utili a migliorare la situazione.”
Si tratta infatti di un modo di fare assistenza basato sulla figura dell’infermiere di riferimento il quale garantisce il percorso del paziente e favorisce il raggiungimento di risultati di qualità conseguente allo sviluppo delle competenze professionali. “Ci sembrava importante conoscere chi utilizza già questo metodo e per questo motivo siamo venuti a Biella. Conoscendolo solo in teoria, il metodo Primary ci sembrava più complicato da implementare rispetto invece a quello che si è dimostrato una volta conosciuta da vicino la realtà che già lo utilizza. Speriamo che con questo cambiamento di metodo si attiri nuovamente l’attenzione verso la professione infermieristica, dandole nuovo valore” - Dott.ssa Stefania Bandini, Responsabile Ricerca e Valutazione dell’efficacia della Formazione AUSL Imola.
Verso la metà del 2023, con il Convegno “Rete Interregionale Primary Nursing: dall’idea ai fatti” organizzato dall’ASL VCO, ha avuto luogo il primo atto di un percorso che coinvolge oltre venti Aziende Sanitarie che sono entrate a far parte della Rete Interregionale Primary Nursing Piemonte e Valle d’Aosta.
La dottoressa Antonella Croso, Direttore Struttura Complessa Direzione delle Professioni Sanitarie dell’ASL di Biella è anche Coordinatrice della Rete Interregionale Piemonte e Valle d’Aosta ha così commentato ed ha così commentato la visita: “L’esperienza dell’ASL di Biella è al servizio di tutte le diverse realtà interessate. Ogni visita da parte di colleghi e professionisti che appartengono ad altre Aziende Sanitarie costituiscono una testimonianza del lavoro svolto, che ora sta producendo risultati concreti ed è motivo di soddisfazione”.