Due attrici, una cantante lirica e un'orchestra sono gli ingredienti dello spettacolo realizzato da Fondazione Accademia Perosi con il contributo della Città di Biella.
"Una carneficina che i millenni e l’evoluzione sociale non hanno saputo stroncare. Al centro di un’opera necessaria, di quelle che fanno male, ma anche bene, in misura direttamente proporzionale, obbligando alla riflessione e alla consapevolezza.
“Eroina - Donne alla Guerra di Troia” è un grido di dolore, disperato, tossico, sanguinoso. Forte eppure fragile, come coloro che lo emettono, o che - molto più spesso - lo soffocano. Quelle donne che diventano vittime di atti aberranti, inumani, oggi come nell’antica Grecia, attraverso narrazioni che ad una lettura più attenta, contemporanea e senz’altro più sensibile, non hanno nulla di poetico.La Gazzetta del Sud
"Una tragedia "contemporanea" o meglio un dialogo intertemporale tra eroine della mitologia greca e il mondo attuale", afferma il direttore artistico dell'Accademia Perosi Stefano Giacomelli, che ne ha curato la scelta e l'adattamento delle musiche. "Uno spettacolo per tutti, senza distinzione di genere. Per le persone che amano la musica, il teatro e l'opera. Per le donne, certo, è dedicato a loro, ma anche a quegli uomini che non accettano le generalizzazioni e che non intendono ignorare l’argomento della violenza" prosegue Giacomelli.
Una pièce provocatoria e attuale.
Eroina è questo. La somma di monologhi, dialoghi, brani strumentali e una struggente performance vocale armonizzati nella costruzione di una vigorosa denuncia, che dalla rilettura dei classici si dimostra drammaticamente attuale, sembrando scritta ieri, anzi oggi.
Un viaggio straordinario che approda a Biella dopo i successi dello scorso settembre in due luoghi fra i più incantevoli d'Italia, l’Anfiteatro Greco di Tindari e il Teatro Antico di Taormina.
"Ho pensato a lungo a come inserire i temi di oggi nelle parole delle donne di ieri" dice l'autore del testo Mario Acampa, "poi ho capito che, alle mie orecchie, le donne di Troia parlavano esattamente la nostra lingua. Ho lasciato che Cassandra, Penelope e Briseide mi sussurrassero i loro sentimenti e al netto delle mie licenze poetiche e delle libertà interpretative, credo che abbiano molto da dire alle donne, ma soprattutto agli uomini di oggi".
La pièce.
Belle, aggraziate, devote, pazienti, sottomesse, inoffensive. Sono queste le donne che ci racconta Omero, donne anestetizzate, in una guerra infinita in cui gli uomini giocano a fare gli eroi mentre le mogli, o le schiave poco importa, attendono al focolare o peggio diventano il bottino dei vincitori.
Un inutile trofeo. Un sacrificio necessario. Ma chi sono davvero le protagoniste dell’Iliade? Cosa vogliono? Che sogni hanno? Elena, Briseide, Ifigenia, Andromaca, Ecuba, Penelope. Un esercito di donne che avrebbero molto da dire anche senza armature scintillanti e a cui le muse non suggeriscono parole da raccontare, ma solo una coltre di silenzi e accettazione che nasconde rabbia, dolore e chissà quanto altro ancora.
Solo Atena si salva dalla penna del poeta, dea della saggezza e delle arti, a cui è concesso il privilegio di essere inclusa tra chi è degno di attenzione, forse più per il suo ingegno strategico sul campo di battaglia.
E se invece ci fosse qualcosa da dire? Se madri, mogli e schiave fossero loro le vere eroine… Si sentirebbe un canto che si fa familiare e tristemente attuale, in cui femminicidio e discriminazione troverebbero un’origine lontana, per poi scorrere nella storia come un veleno apparentemente insanabile, come eroina.
In questo allestimento Acampa (che a settembre curerà la regia de "Il cappello di paglia di Firenze "di Nino Rota con la direzione di Donato Renzetti al Teatro alla Scala di Milano), con musica e parole, sgretola le certezze degli uomini dell’Iliade come statue erose dal tempo e restituisce dignità alle vere protagoniste di una storia che si fa presente, dove quel che rimane sono le dee di tutti i giorni che muoiono, oggi come allora, anche solo per una ciocca di capelli.
E gli eroi? Ciò che resta di loro è una musica affidata ad archi ostinati di un’orchestra che incessantemente sorregge il tempo di una scena che si tuffa in continue analessi creando una palpabile tensione tra passato e presente. Al centro, le donne e la loro personale guerra di resilienza. Sempre.
Orchestra: Perosiensemble
Marco Alibrando (direttore)
Elisa Lombardi (attrice) â¨Michela Di Martino (attrice)⨠Fé Avouglan (soprano)
Testi e regia di Mario Acampa
Musiche a cura di Stefano Giacomelli
Giacomo Puccini, Heitor Villa Lobos, Areta Franklin e Carole King, Samuel Barber, Edvard Grieg, Peter Warlock
Biella - Terrazza Palazzo Gromo Losa
Data : 14-07-2024
Ore : 20:45
I settore: 15.00 €
II settore: 10.00 €
III settore: 5.00 €
Prenotazioni sul sito dell'accademia perosi www.accademiaperosi.org