L'appuntamento per gli iscritti al Movimento e per i cittadini interessati a scambiare opinioni o dare idee per il futuro di Cossato è in un luogo simbolico: Piazza Angiono, sede del comune e del Partito Democratico cittadino. Qui gli attivisti 5 Stelle si ritrovano puntualmente per approfondire alcune tematiche in vista del punto d'arrivo: 2024. Anche se nel 2019 si eleggerà il nuovo sindaco, gli iscritti aprono le porte al progetto che vuole ridisegnare la città nel giro di dieci anni "rendendola più sostenibile e moderna".
Eppure la voglia di anticipare i tempi si respira a pieni polmoni tanto che qualche amministratore di comuni vicini si presenta desideroso di conoscere programmi e iniziative legate al panorama cossatese in caso di vittoria grillina. "Siamo convinti che se ci presentiamo al voto nel 2019, vinciamo - affermano i 5 Stelle a Newsbiella - stiamo discutendo il programma e presenteremo una lista, con i nomi dell'ipotetica squadra della giunta comunale, solo se avremo persone competenti in grado di occuparsi dei vari punti. Anche perchè dilettanti allo sbaraglio a Cossato ce ne sono già stati abbastanza".
Non si parla molto volentieri di Luigi Di Maio candidato premier: "Ancora?", dei problemi a livello nazionale: "Voto online è sistema più trasparente delle primarie Pd", o di un Beppe Grillo che appare molto influente nelle scelte politiche: "È il proprietario del marchio, neanche lui si aspettava risultati elettorali così clamorosi". Nessun accenno a possibili accordi politici o alleanze. I 5 Stelle cossatesi restano ancorati al territorio attraverso due parole d'ordine molto utilizzate anche dal comico genovese: "Trasparenza" e "Onestà".
"Siamo i garanti dei cittadini - affermano, dichiarando di voler parlare come gruppo - attualmente a Cossato c'è un'opposizione fin troppo istituzionale mentre la maggioranza si è dimostrata incapace di risolvere i problemi, affondando una città che appare senza futuro. Vogliamo ripristinare la credibilità delle istituzioni e stimolare il senso civico attraverso la partecipazione sociale dei cittadini che negli anni si è persa. E far sapere che chi amministra deve farlo senza particolarismi o interessi personali".
L'attacco alla giunta Corradino è frontale: dai lavori pubblici alla "mancanza di chiarezza", dal commercio "che è morto" alle attività sportive "poco riconosciute". "Per otto anni abbiamo avuto un liquidatore fallimentare che ha pagato i debiti e basta. Il nostro progetto? Vogliamo un centro vero dove esistono iniziative e vivibilità stimolando l'impianto artigianale e favorendo le finalità sociali e culturali. Cossato2024 è un punto d'arrivo e non la partenza".