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Newsbiella Young | 15 giugno 2017, 07:40

Studenti e natura: La bellezza di prendersi cura del proprio territorio FOTOGALLERY

Studenti e natura: La bellezza di prendersi cura del proprio territorio FOTOGALLERY

La sede di Biella del CAI – Club Alpino Italiano, libera associazione nazionale, che ha come scopo l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale – propone un percorso estivo, che si svolgerà nei mesi di giugno e luglio, agli studenti dell’IIS “Q. Sella”, finalizzato all’offerta di momenti educativi e culturali attraverso attività di volontariato. 

Il progetto è rivolto alle classi del biennio come esperienza di volontariato, mentre per le classi del triennio è valutabile come alternanza scuola-lavoro. Ascoltando le parole di chi ha vissuto negli anni scorsi la medesima esperienza, si può comprendere meglio in cosa consiste la proposta.

Le motivazioni per cui i ragazzi partecipano sono diverse: oltre ad essere questo un buon progetto per “accumulare” ore di alternanza scuola-lavoro e ottenere crediti, molti studenti partecipano per amore per la montagna o per trascorrere l’estate in modo alternativo, riscoprendo il territorio e, appunto, passando giornate all’aperto, divertendosi con i propri compagni di scuola o stringendo nuove amicizie. Infatti, i ragazzi, lavorando insieme, costruiscono spontaneamente nuove conoscenze, anche se dapprima inevitabilmente si tende a stare con chi si conosce già; sta al singolo, poi, aprirsi a nuove relazioni.

Un obiettivo a cui il progetto mira è certamente quello di riscoprire il territorio che soprattutto i giovani conoscono troppo poco; l’iniziativa dà, inoltre, la possibilità a tutti i cittadini del Biellese di percorrere nuovi sentieri ripuliti e rimessi a posto dal CAI, proprio grazie alle attività che i ragazzi svolgono quotidianamente secondo le seguenti modalità.

Alle prime luci della mattina gli studenti partono da scuola e raggiungono il sentiero che si è scelto di ripulire; giunti sul posto si dividono i compiti: c’è chi vernicia le pietre per segnalare il sentiero, chi le spazzola, eliminando le impurità per poi applicare la vernice; c’è chi, dotato di cesoie e falcetto, taglia rami e cespugli in modo da rendere il sentiero più agibile. I ragazzi sono accompagnati da alcuni docenti e volontari del CAI. Spesso capita che effettuino delle pause durante le quali i professori spiegano le caratteristiche delle piante incontrate sul sentiero cosicché, oltre alla conoscenza della montagna o del luogo che stanno bonificando, si procurano informazioni preziose anche sulla flora locale.

Nel corso delle escursioni può capitare di fare simpatiche conoscenze con pastori o abitanti del posto, che raccontano le proprie esperienze montanare. A completamento dell’esperienza, negli anni scorsi sono state organizzate altre attività come le “gite in baita” o la pulizia in un territorio ben diverso, come quella realizzata sulla spiaggia di Varazze.Il lavoro non risulta troppo impegnativo; non è neanche necessario essere degli sportivi e quindi si presenta accessibile a tutti. Anche se in alcuni momenti richiede un po’ di sforzo e la fatica si allevia stando in compagnia; l’unico ostacolo che si può incontrare è la sveglia che, in estate (tempo di vacanze), suona così presto.

In definitiva, il progetto è reputato dai ragazzi intervistati un’ottima opportunità, consigliabile a tutti perché costituisce un modo divertente e piacevole per passare le giornate estive e perché, oltre a determinare la costruzione di un buon pacchetto di ore per l’alternanza, non ne sottrae allo studio, svolgendosi quando le lezioni sono ormai terminate da tempo. 

Arianna Toeschi, Lorenzo Pelle 3°C LSSA

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