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CULTURA E SPETTACOLI | 05 novembre 2019, 11:49

“Una vita per i bambini dell’Africa, lettere di Maria Bonino”: presentazione a Valle Mosso

sagliano africa

Il libro Una vita per i bambini dell’Africa, lettere di Maria Bonino scritto da Claudia Ghiraldello, sarà presentato all'interno della Sala Biagi di Valle Mosso venerdì 8 novembre alle 21, durante l'incontro Donare se stessi per cambiare il futuro. Interverranno l’autrice Claudia Ghiraldello e Claudio Bertoldo, operatore umanitario di Medici Senza Frontiere. I diritti d’autore sono destinati interamente alla Fondazione Maria Bonino. Il testo è stato presentato per la prima volta al pubblico nel mese di dicembre nella Sala Convegni della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e ha ricevuto, fin da subito, l’approvazione dei lettori.

Sono seguite altre presentazioni: al Circolo dei lettori di Torino, al Festival della parola Le Mots di Aosta, a Padova nella sede di Medici con l’Africa Cuamm, l’Organizzazione umanitaria per la quale Maria Bonino lavorava, nella Parrocchia Santa Chiara di San Gavino Monreale e nel Salone della Parrocchia dell’Annunziata di Cagliari, a Loano alla Libreria del Conte. Seguiranno altre presentazioni: ad Aosta nella Biblioteca Maria Bonino dell’Ospedale Regionale il 22 novembre alle 18, poi a Champoluc, a Seveso e a Ivrea.

La pubblicazione del libro anticipa gli eventi che a marzo 2020 ricorderanno i 15 anni dalla scomparsa di Maria Bonino e i 10 anni dalla morte del medico Liliana Pomi, collega e amica di Maria Bonino che con un lascito alla Fondazione Maria Bonino, vincolato alla formazione professionale del personale sanitario nell’Africa subsahariana, garantisce borse di studio e il mantenimento di studenti e specializzandi in medicina.

Il libro scritto da Claudia Ghiraldello, una riga dopo l’altra, ci fa conoscere Maria Bonino, il suo amore per l’Africa e i bambini, il lavoro che l’ha portata lontano da Biella. “Per scrivere questo libro ho chiesto alla famiglia di Maria di poter leggere le sue lettere cartacee ed elettroniche”, spiega Claudia Ghiraldello autrice del libro “Sono fogli di carta aerea compilati in calligrafia larga e rapida, e-mail quasi sempre sintetiche, caratteristica di chi ha molte cose da fare e più che alla forma bada alla sostanza. Documenti scritti alla mamma Gabriella, al papà Alberto, alla sorella Cristina, al fratello Paolo, agli amici. Raccontano di tante cose, della vita quotidiana pesante eppure, o forse proprio per questo, per Maria più galvanizzante”.

La Prefazione del libro è di Don Dante Carraro direttore Cuamm, l’Organizzazione per la tutela della salute delle popolazioni africane con la quale collaborava Maria Bonino. Ricorda gli incontri avvenuti in Italia e le ore drammatiche che seguirono la diagnosi del morbo di Marburg, la malattia che non risparmiò il medico biellese. Maria Bonino morì, insieme a molti suoi giovani pazienti, il 24 marzo 2005 a Luanda in Angola. Nella toccante testimonianza, Don Dante Carraro ricorda l’impegno che prese insieme a Paolo Bonino, fratello di Maria e Presidente della Fondazione Maria Bonino, per ottenere che tutte le dotazioni di sicurezza necessarie a trattare casi come quello di Maria, in caso di rimpatrio d’emergenza, rientrassero in un protocollo da adottare in casi simili. Queste misure si sono rivelate fondamentali per salvare la vita a un medico italiano contagiato in Sierra Leone dall’Ebola, la malattia che si diffuse rapidamente nell’Africa Occidentale tra il 2014 e il 2015.

Redazione g. c.

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